Una banda di romeni dietro i furti all’Asi? Amarù: “Non possiamo reggere a lungo”

 
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Gela. Potrebbero essere romeni gli autori dei raid criminali nella zona industriale di Gela. Due giorni fa hanno sparato e cercato di speronare una volante di polizia prima di abbandonare il furgone con a bordo la refurtiva e fare perdere le proprie tracce. I due malviventi sono riusciti ad allontanarsi attraverso la folta vegetazione di contrada Brucazzi, approfittando della scarsa illuminazione pubblica. Non si esclude che un terzo complice abbia agevolato la loro fuga. Solo per una fortuita coincidenza nessuno degli agenti del locale commissariato di polizia è rimasto ferito. L’episodio aumenta la tensione tra gli imprenditori insidiati nella zona industriale gestita dal centro direzionale Irsap, i cui capannoni sono sempre più stretti nella morsa della criminalità organizzata. I ladri, presumibilmente di nazionalità rumena, erano riusciti ad eludere anche i controlli degli impianti di sicurezza in dotazione alle imprese Eurotec, di Angelo Tuccio, e “Amarù costruzioni” di Rosario Amarù. Confermata l’assenza delle telecamere di videosorveglianza invocate dagli imprenditori appartenenti alla Cna, Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola a media impresa, ai vertici dell’Irsap (ex Asi) dopo l’avvenuto furto a cinque diverse imprese. Il bilancio delle irruzioni furtive, a distanza di una settimana, è salito a sette aziende. Il bilancio dell’attrezzatura recuperata ammonta ad un controvalore di oltre diecimila euro. La stessa è stata immediatamente restituita agli imprenditori Tuccio e Amarù. 

Questa situazione non può reggere ancora a lungo – dice Rosario Amarù, vice presidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria e amministratore delegato di una storica impresa insediata nell’area industriale – è necessario un pronto intervento della locale amministrazione Irsap e delle Istituzioni, a partire da quelle deputate a garantire la sicurezza e la tutela di beni e persone presenti nell’area. Noi Imprenditori – continua Amarù – siamo pronti a fare la nostra parte a tutela dei cantieri e delle nostre imprese ma è indispensabile il contributo di tutti. Determinante in questo senso – conclude Amarù – è stato l’intervento delle forze dell’ordine che proprio questa notte ha permesso di recuperare la refurtiva di un ennesimo tentativo di furto”.

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