“Una Buona Idea”, “a Strada intitolare il centro per donne vittime di violenza”

 
0
Il centro per le donne vittime di violenza sarà intitolato a Strada

Gela. Un vuoto per chi da sempre si batte contro le guerre e per la pace, ma anche una perdita incolmabile per la difesa degli ultimi. La morte del medico Gino Strada, fondatore di Emergency, si fa sentire e il gruppo locale di “Una Buona Idea”, che ha già avviato iniziative istituzionali, con la cittadinanza onoraria al ricercatore Patrick Zaki e il ricordo di Giulio Regeni, presenterà una mozione. I consiglieri comunali Davide Sincero e Rosario Faraci, chiedono che a Strada venga intitolato il centro per donne vittime di violenza, in via Madonna del Rosario. E’ uno dei progetti di “Agenda Urbana”, che prevede di riconvertire un immobile abusivo, ormai nel patrimonio del Comune, in struttura per donne vittime di violenza e soggetti in difficoltà. Con la mozione, il gruppo consiliare di “Una Buona Idea” chiederà un impegno all’amministrazione comunale. Un altro esponente del gruppo civico, l’assessore Terenziano Di Stefano, si occupa proprio di coordinare i progetti di “Agenda Urbana” e sicuramente accoglierà la proposta.

“Dal 13 agosto siamo tutti un pó più soli. La morte di Gino Strada è sicuramente un duro colpo per il nostro paese, un uomo che è sempre stato dalla parte degli ultimi, dalla parte degli innocenti e delle vittime indifese delle guerre, ossia dalla parte giusta. Esempio di dedizione laica che con la sua testimonianza di umanità mostra la capacità di bene e di giustizia del cuore umano, anche a prescindere da ogni religione. Non è un uomo che è morto, ma un’idea di umanità. Noi come gruppo consiliare di “Una Buona Idea” – dicono Sincero e Faraci – vogliamo ringraziare e ricordare il fondatore di Emergency nel modo più semplice, pertanto chiederemo, attraverso una mozione, all’amministrazione comunale di intitolare a lui il centro di Via Madonna del Rosario, dove sorgerà un alloggio per le donne vittime di violenza. Perché come diceva Gino Strada “se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti”.  Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here