Una Chiesa Madre affollata per l’ultimo saluto a Peppe Incardona

 
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Gela. Una folla immensa composta da amministratori, consiglieri, dipendenti comunali, familiari ed amici, ha preso parte ai funerali di Giuseppe Incardona, il 58enne dipendente stroncato ieri da un infarto.

Una chiesa madre gremita ha accolto il feretro di “Peppe”, conosciutissimo in città. La moglie, la figlia, il nipotino, i fratelli Nando e Rocco e tutti gli altri familiari hanno voluto dare l’ultimo saluto ad un uomo riservato, di poche parole, ma attento ed acuto. I sindaci, gli assessori passavano, ma lui rimaneva un riferimento importante. Tutti si affidavano alla sua esperienza per far funzionare la macchina amministrativa a volte sin troppo complicata e burocratizzata.

Sono ancora sotto shock anche molti colleghi di lavoro che ieri mattina avevano scherzato con lui, tra una immancabile sigaretta, purtroppo sua “compagna di vita”, ed un buon caffè. Negli ultimi giorni aveva lamentato qualche fastidio fisico e probabilmente, come suo carattere, lo aveva sottovalutato perché al primo posto metteva il lavoro.

Padre Vincenzo Cultraro, parroco della Chiesa Madre, ha ricordato la figura di Peppe Incardona, che lascia questa vita terrena a 58 anni.

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