Una giovane ha perso il feto che aveva in grembo, l’indagine: verso il deposito della perizia

 
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Gela. Potrebbe essere decisiva per accertare le cause di quanto accaduto lo scorso dicembre, con una trentenne che ha perso il feto che aveva in grembo. La perizia disposta in fase di indagine, dovrebbe essere depositata a giorni dall’esperta nominata dai magistrati della procura, che hanno avviato un’inchiesta dopo la denuncia presentata dai familiari della giovane. Al settimo mese di gravidanza, nell’arco di ventiquattro ore, il suo quadro clinico sarebbe mutato improvvisamente. Solo il giorno precedente, la donna si era recata al Vittorio Emanuele, lamentando il fatto di non sentire più movimenti interni del feto. Dopo alcuni accertamenti, sarebbe stata rassicurata dai medici. A ventiquattro ore di distanza, stessa scena, ma questa volta i sanitari del nosocomio di Caposoprano non hanno potuto fare altro che accertarne la morte.

L’indagine avviata dai pm della procura. Il feto è stato sottoposto ad autopsia e le conclusioni verranno sintetizzate nella relazione che verrà depositata dal perito. Sarebbero almeno tre gli indagati, in attesa di nuovi sviluppi. Alle operazioni peritali stanno partecipando tutte le parti interessate, compresi i familiari della donna, rappresentati dagli avvocati Dionisio Nastasi, Giuseppe Ferrara e Roberto Nastasi. Per la famiglia, ci sarebbero stati errori medici, che avrebbero contribuito al decesso. L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Luigi Lo Valvo.

1 commento

  1. Andate fino in fondo, a me è successo a Caltagirone (ricoverata) al nono mese e nessuno ha pagato sulla terra, ma pagherà dopo la morte.

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