Una lunga scia di furti in abitazione, in appello ridotte le condanne ai tre coinvolti nel blitz “Diabolik”

 
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Immagine repertorio

Gela. Ridotte le condanne già imposte in primo grado nei confronti di tre imputati, accusati di essere dietro ad una lunga scia di furti in abitazione, commessi in città ma anche nella vicina Niscemi. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno accolto la richiesta di concordato avanzata dai difensori di Michael Costarelli e Maurizio Smorta (rappresentati dagli avvocati Filippo Spina e Salvo Macrì). La condanna a Smorta passa da quattro anni e due mesi di reclusione a tre anni; quella di Costarelli, invece, da due anni e otto mesi a due anni e quattro mesi di detenzione. Verdetto meno pesante anche per il terzo coinvolto, il trentacinquenne Nicolò Morello. Alla fine, i giudici di secondo grado gli hanno imposto la condanna a quattro anni e otto mesi, a fronte dei cinque anni e quattro mesi che gli erano stati comminati al termine del giudizio abbreviato.

Furono i poliziotti del commissariato a risalire ai tre, dopo aver ricostruito diversi furti messi a segno in abitazioni della città e non solo. Gli arresti scattarono a chiusura dell’indagine “Diabolik”.

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