Una piccola costretta ad un delicatissimo intervento, accuse ad un medico: i genitori parti civili

 
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Gela. Ci sarebbero state responsabilità mediche dietro a quanto accaduto ad una piccola, di pochi anni, costretta a subire un delicatissimo intervento chirurgico, con l’asportazione di una parte dell’intestino. Dopo le accuse contestate dai pm della procura, a processo, davanti al giudice Marica Marino, è finito un medico, già in servizio all’unità complessa di pediatria dell’ospedale Vittorio Emanuele. L’imputato, in base alle accuse, non sarebbe stato in grado di garantire la corretta diagnosi, che avrebbe potuto evitare l’intervento. Una denuncia venne presentata dai genitori della piccola, adesso costituiti parti civili con l’avvocato Pietro Stimolo. Il giudice Marino, infatti, ha accolto la richiesta. In aula, dopo l’apertura del dibattimento, è stato brevemente sentito il primario dell’unità complessa.

Le accuse al medico. Tanto si giocherà sulle perizie redatte e uno dei difensori, l’avvocato Antonio Gagliano, ha già chiesto di poter esaminare il consulente. In aula, saranno sentiti anche altri medici. Per la difesa, infatti, non ci sarebbe stata nessuna negligenza. La piccola sarebbe stata sempre monitorata. Per i genitori, però, qualcuno avrebbe sbagliato, causando conseguenze alla piccola. In aula, l’accusa è sostenuta dal pm Sonia Tramontana. Nuovi testimoni verranno sentiti a settembre.

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