Una presunta truffa da 150 mila euro, accuse ad un broker locale

 
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Gela. Sarà il giudice Ersilia Guzzetta a decidere sulla eventuale competenza territoriale dei magistrati di Milano. Il procedimento a carico di un broker bancario della città potrebbe finire sul tavolo dei giudici lombardi. Dopo il rinvio a giudizio, la vicenda di Giuseppe I. è arrivata a processo. L’imputato è accusato di truffa ai danni di una coppia di coniugi, che avrebbero aderito alla sua proposta di sottoscrivere un prodotto finanziario, suggeritogli per incassare alti interessi su una cifra di almeno 155 mila euro. Quei soldi, però, sarebbero stati persi. I clienti scelsero di denunciare il broker, ritenendolo la presunta mente di una truffa ai loro danni. In base alle accuse, l’imputato avrebbe intascato anche i soldi delle provvigioni previste dalla banca. Nel corso del tempo, i coniugi sarebbero riusciti ad ottenere solo una minima parte di quanto investito.

La presunta truffa. A sollevare l’eccezione di incompetenza territoriale, è stato il legale che rappresenta l’istituto di credito, in giudizio come responsabile civile. Stando alla tesi esposta in aula, i trasferimenti di denaro sarebbero stati concentrati su conti corrente, riferibili sempre all’istituto di credito, cha ha un’unica vera filiale, proprio in provincia di Milano. Quindi, la competenza a decidere spetterebbe ai magistrati milanesi. Una ricostruzione che, in udienza preliminare, venne respinta dal gup ma anche dal legale di parte civile, l’avvocato Giovanna Zappulla, che rappresentata i coniugi raggirati. Il broker è difeso, invece, dagli avvocati Flavio Sinatra e Raffaela Nastasi, che sia in fase di indagine sia in udienza preliminare hanno presentato diversa documentazione a discolpa. Anche i difensori non escludono la tesi della competenza dei giudici milanesi.

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