“Una sfiducia elettoralistica”, Di Cristina esce allo scoperto: “Il sindaco? Non andiamo in giunta…siamo opposizione”

 
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Gela. L’invito l’ha ricevuto per telefono.


“Una sfiducia elettoralistica”. A contattare, personalmente, il segretario cittadino del Pd Peppe Di Cristina, negli scorsi giorni, è stato il sindaco Domenico Messinese. Una telefonata, non istituzionale, per invitare il segretario dem alla presentazione dei progetti che la giunta vuole mettere in campo, nel tentativo di “svoltare” politicamente, soprattutto in vista degli ultimi due anni di mandato. Di Cristina, con molta probabilità, al teatro “Eschilo”, domani pomeriggio, non ci sarà. “Siamo impegnati con la campagna elettorale”, dice. Però, è chiaro che il sindaco ha messo da parte qualsiasi ostilità politica, anche verso i dem. Ci prova a metter su una maggioranza che gli garantisca i prossimi due anni. Quella di domani è la prima tappa del post sfiducia. I dem, però, non si sbilanciano, almeno a parole. “L’abbiamo sempre spiegato, in tutte le salse – dice Di Cristina – noi siamo opposizione alla giunta”. In realtà, però, la sfiducia implosa sembra rinvigorire i democratici locali, almeno nel confronto con chi quella sfiducia l’ha sostenuta a spron battuto, per poi afflosciarsi sul più bello. “Era semplicemente una mozione elettoralistica – dice il segretario dem – qualcuno ha provato a metterci da parte, ma noi non abbiamo mai utilizzato il tema della sfiducia per costruirci la campagna elettorale in vista delle regionali. Peraltro, portare in aula un atto così importante, a pochi giorni dalle elezioni, mi sembra quantomeno fuori luogo. Se ci sono i numeri, la sfiducia possono sempre ripresentarla”. Insomma, i dem non soffrono più della sindrome da accerchiamento e, adesso, a maggior ragione davanti ad un eventuale esito favorevole delle urne di novembre, potrebbero rilanciare le loro carte sul tavolo del municipio. Niente giunta, sarebbe troppo rischioso, ma Messinese e Siciliano, che con tutta probabilità sembrano intenzionati a spostare il loro asse politico verso il centrosinistra, a cominciare da quanto sta accadendo con le candidature in Alternativa Popolare, magari una telefonata in più ai dem la faranno.

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