“Una via tre piazze”, manca decreto: Morselli, “fondi confermati ma serve delibera Cipe”

 
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Gela. Non c’è il rischio che i fondi possano essere depennati, in una fase che a Palermo è di transizione, in vista delle urne per le regionali di fine settembre. Per il progetto “Una via tre piazze”, che l’amministrazione comunale ha dovuto riprendere proprio per evitare che i fondi si perdessero, manca però la delibera Cipe. Pare sia questione di tempo. “E’ un problema che riguarda tanti altri Comuni siciliani – dice l’assessore ai lavori pubblici Romina Morselli che ha seguito l’iter – abbiamo preso contatti con il dirigente generale Calogero Foti. Ci è stato comunicato che la delibera Cipe, prevista nella procedura, non è stata ancora emessa. I fondi però sono garantiti, a seguito del provvedimento della giunta regionale”. “Una via tre piazze”, la cui idea progettuale risale a circa un ventennio fa, fu tra i progetti definanziati dal Patto per il Sud. L’amministrazione comunale e l’assessorato ai lavori pubblici hanno ripreso l’iter e con l’assessore regionale Marco Falcone iniziarono le interlocuzioni. Alla fine, dopo aver effettuato tutti i necessari passaggi amministrativi, la ratifica sul finanziamento è arrivata con una delibera regionale di metà maggio, che ha disposto il passaggio ai fondi Fsc 2021-2027, per un totale di 8.328.603,32 euro. “Senza la delibera Cipe e il relativo decreto di finanziamento – aggiunge Morselli – non ci sono le condizioni attuali per andare in gara. Ci è stato assicurato che è solo questione di tempo. Purtroppo, in questo periodo non abbiamo modo di avere interlocuzioni con la parte politica, visto che ci apprestiamo al rinnovo del governo regionale. Aspettiamo che dagli uffici palermitani ci diano comunicazioni”.

Un’attesa che riguarda anche altri progetti, previsti nel sistema del Patto per il Sud e che l’amministrazione comunale vuole portare a compimento, attraverso fondi che Palermo considera ormai garantiti. Sicuramente, “Una via tre piazze” è il progetto economicamente più impegnativo, che tocca diverse zone del centro storico, destinate alla riqualificazione. “E’ normale che i cittadini inizino a chiedere quale sorte avranno questi progetti – conclude l’assessore – purtroppo, le procedure sono queste e non possiamo sottrarci”.

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