Un’area della bretella Borsellino trasformata in discarica abusiva, rifiuti a ridosso del lungomare

 
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Gela.  Da mesi ormai l’amministrazione ripete come un mantra che le microdiscariche in città non esistono più e che sono notevolmente diminuite anche nelle periferie cittadine. Lo ha detto più volte il sindaco e lo ha ripetuto in consiglio comunale, rispondendo ad un’interrogazione sui rifiuti, anche il neo assessore all’ambiente Ivan Liardi.
Eppure la realtà è totalmente diversa da quella raccontata da Palazzo di Città. Le discariche, tutt’altro che micro, proliferano in diverse zone della città, anche nei luoghi più impensabili.
A segnalarci l’ennesimo accumulo indiscriminato di rifiuti è il responsabile locale della Fiab Simone Morgana. In questi giorni l’associazione sta mappando il territorio per creare degli itinerari ciclo turistici che attraversino la Piana di Gela, scoprendo purtroppo che lungo le decine di chilometri di percorsi individuati, insistono decine di discariche abusive, come quella scoperta in un angolo nascosto della Bretella Borsellino, punto di congiunzione tra il centro storico e il lungomare, quotidianamente percorsa da ciclisti e runner.

Nella piazzola interna, ben nascosti dalla vegetazione incolta, si trovano rifiuti di ogni tipo, dai consueti scarti della lavorazione edile a diversi quintali di cassette di frutta marcia, oltre che tanti resti di roghi di spazzatura. Tutto a pochi metri da luoghi frequentatissimi della città.

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