Urbanistica, nuovo “decalogo”: tempi più brevi per atti e collaborazione con gli ordini

 
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Liardi e Tuccio

Gela. Gli uffici del settore urbanistica sono tra quelli maggiormente in emergenza, a Palazzo di Città, e non certo da ora. I tempi, spesso, si sono rivelati assai lunghi, anche per il rilascio di certificazioni e permessi, edilizi ed urbanistici. Un supporto pare possa arrivare direttamente dagli ordini professionali. L’assessore Ivan Liardi e il dirigente Emanuele Tuccio hanno voluto avviare un tavolo con i professionisti locali e i primi passi sono stati mossi. I provvedimenti per l’occupazione del suolo pubblico, relativi alla collocazione dei ponteggi, saranno sostanzialmente istruiti dai professionisti, che trasmetteranno poi la documentazione conclusiva al municipio. Si tratta di atti che possono essere definiti in tempi molto stretti e che in questo periodo, con un aumento consistente dei cantieri privati aperti in città, vengono sovente richiesti. Il monitoraggio sul rispetto dei criteri avverrà con controlli a campione sulla documentazione. Negli uffici dell’urbanistica, almeno per attività di questo tipo, il personale è praticamente azzerato. Un’intesa di massima, nel corso di una riunione tenutasi oggi, l’assessore, il dirigente e gli ordini professionali, l’hanno raggiunta anche per velocizzare le procedure per il rilascio della certificazione urbanistica. Più in generale, l’ordine degli ingegneri, come ha confermato Francesco Savatta, inizierà a sviluppare una carta dei servizi, con tempi e modalità precise per la definizione dei procedimenti del settore. L’ordine degli architetti, attraverso Giovambattista Mauro, ha indicato come prospettiva l’armonizzazione di norme e regolamenti per gli strumenti di gestione del territorio (dal Prg e fino al piano paesistico), con linee guida che dovrebbero essere alla base di un documento unico per i procedimenti edilizi ed urbanistici.

Liardi e Tuccio vogliono portare avanti il tavolo con gli ordini professionali, che potrebbe essere l’unica vera soluzione per un settore che in municipio sconta anzitutto gli effetti di scoperture di personale, sempre più preoccupanti. Sembra che Tuccio abbia già comunicato all’amministrazione comunale (anzitutto al sindaco), di volersi concentrare proprio sulla riorganizzazione complessiva dell’urbanistica. Potrebbe chiedere, a breve anche ufficialmente, di non proseguire negli altri incarichi, che attualmente lo vedono alla guida degli uffici dello sviluppo economico, del settore sport e turismo, dell’istruzione e di quelli demografici. Un carico di lavoro quasi impossibile da gestire e potrebbe riproporsi una questione che era già emersa per un altro dirigente, l’architetto Antonino Collura. Con numeri risicati in municipio, anche i dirigenti devono farsi carico di una mole di procedimenti, che però rischia di paralizzare quasi tutto.

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