Uso royalties, Corte dei Conti: “Inammissibile il parere richiesto dal Comune”

 
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Gela. E’ probabilmente il fulcro principale per le prossime sorti finanziarie del municipio, ancora adesso a rischio dissesto. Sulla destinazione dei fondi delle royalties estrattive, però, la Corte dei Conti ha spiegato di non poter intervenire. E’ stata dichiarata “oggettivamente inammissibile” la richiesta di parere che lo scorso dicembre è partita dal municipio, condivisa dal sindaco Lucio Greco e dal segretario generale (attuale dirigente ad interim al bilancio) Loredana Patti. Nella richiesta, indirizzata ai giudici contabili e all’assessorato regionale all’energia (dipartimento acqua e rifiuti), si indica la necessità di avere chiarimenti rispetto all’interpretazione della normativa sulla destinazione delle royalties. Ancora adesso, la giunta attende riscontri dall’Ars per cercare di arrivare ad una norma che sblocchi queste ingenti somme, consentendo la copertura della spesa, nel tentativo di limitare un disavanzo, del quale non si conosce l’esatta entità. Ai magistrati contabili è stato chiesto se i fondi estrattivi possano essere utilizzati per le manutenzioni anche se non “legate all’ambiente e non legate strettamente a misure di efficientamento energetico”. Se sia possibile destinarli ai debiti fuori bilancio “almeno quando questi siano riferibili ad interventi riconducibili alle previsioni di cui al testo normativo” ed inoltre “se nel novero degli investimenti del settore sanitario possano anche ricomprendersi gli interventi volti a migliorare le condizioni igieniche, di salubrità e di sicurezza ambientale e sanitaria del territorio e per i cittadini”. Già nella disamina condotta dal dirigente comunale al bilancio e che l’ha portata alla segnalazione, sulla scorta del Tuel, è confermato comunque che a Palazzo di Città gli stanziamenti delle royalties nel tempo sono stati utilizzati a copertura proprio dei debiti fuori bilancio e non solo. La sezione di controllo della Corte dei Conti, che come abbiamo riferito ieri ha bocciato quasi integralmente il sistema dei controlli interni del municipio, rispetto alla richiesta di parere sule royalties ne definisce l’ammissibilità “soggettiva”, perché comunque sottoscritta dal sindaco “che è organo rappresentativo del Comune”. Andando oltre, la stoppa perché priva dei parametri per l’ammissibilità “oggettiva”. Secondo i magistrati della Corte dei Conti, si tratta comunque di una questione che può rientrare nel novero della “contabilità pubblica” ma è comunque una “generica” richiesta di parere, inoltrata anzitutto all’assessorato regionale all’energia (dipartimento acqua e rifiuti) e “solo secondariamente” alla sezione regionale di controllo. “Inoltre, la richiesta attività consultiva, essendo rivolta prioritariamente all’assessorato regionale all’energia, dipartimento acqua e rifiuti, è parimenti inammissibile perché comporterebbe l’immissione della Corte dei conti nei processi decisionali degli enti territoriali e potrebbe anche porsi in conflitto con l’interpretazione proposta dal citato organo regionale”, scrivono i magistrati. Viene rilevato che il parere sull’uso dei fondi royalties è richiesto su “fattispecie già verificatesi”.

I magistrati di fatto confermano di aver accertato, con precedenti pronunce, che gli stanziamenti royalties hanno avuto un ruolo predominante nella tenuta dei conti del municipio. “I quesiti sottendono ed investono direttamente fattispecie già verificatesi, con conseguente inammissibilità di una pronuncia sulla legittimità di atti già adottati dall’amministrazione. Infatti, come risulta dalle deliberazioni di questa Sezione n.113/2018/PRSP e n. 131/2021/PRSP, adottate nell’ambito delle funzioni di controllo finanziario sul comune di Gela, già in quella sede risulta esaminata e valutata anche la destinazione delle somme derivanti dalle royalties relative alle concessioni di coltivazione di idrocarburi del Comune istante”, si legge. La Corte dei Conti conclude ribadendo che “la richiesta di parere va dichiarata oggettivamente inammissibile”. Una copia della deliberazione sarà trasmessa sia al sindaco Greco sia all’assessorato regionale agli enti locali.

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