Usura ed estorsione, Paolo Di Giacomo ammesso ai domiciliari

 
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Gela. Ha lasciato gli arresti domiciliari a distanza di quasi un mese. Paolo Quinto Di Giacomo, arrestato insieme al padre Orazio per una storia di usura, è stato rimesso in libertà. Lo ha deciso il Gip del tribunale, Alberto Leone, cui l’avvocato Giovanni Lo Monaco si è rivolto con un ricorso.

Orazio Di Giacomo e il figlio Paolo Quinto sono accusati di aver prestato soldi ad usura ad un imprenditore edile. Sin dal primo momento hanno provato a difendersi dalle accuse di minacce, estorsione, oltre che di usura e danneggiamenti. Paolo Quinto Di Giacomo sulla vicenda ha una posizione marginale. Si sarebbe “limitato” a minacciare l’usurato, arrivando persino a morderlo ad una guancia. Particolare che però davanti al giudice ha sempre negato. “Ho incontrato l’imprenditore una sola volta – ha detto l’indagato – e gli ho chiesto di restituire il prestito visto che aveva preso in giro mio padre. Non è vero che l’ho aggredito, anzi in quella occasione è stato lui a farlo insieme ad altre persone. Io mi sono soltanto difeso”. 

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