Vaccini, Arancio: “Mai mettere a repentaglio la salute dei pazienti”

 
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Gela. Maggiori controlli e una consapevolezza diversa, accelerando verso l’immunità di gregge. Sono settimane decisive per incrementare, anche in città, il numero dei vaccinati e il deputato regionale Giuseppe Arancio spiega che sarà importante avere un diverso rapporto con il territorio, magari coinvolgendo anche i medici di base, che hanno il vero polso della situazione. “Una campagna vaccinale che consenta di arrivare in tempi brevi all’immunità di gregge non deve in alcun modo mettere a repentaglio la salute dei cittadini. Verificare scientificamente i possibili effetti collaterali limitando l’uso dei vaccini a vettore virale per le categorie a rischio e i soggetti giovani è un obbligo a cui sottostare per evitare reazioni avverse letali, come già successo nella nostra Regione”, dice. Richiama, come era inevitabile, anche la vicenda dell’insegnante Zelia Guzzo.

“Rendere operativo l’accordo con i medici di base – aggiunge Arancio – avrebbe certamente consentito di accelerare la campagna vaccinale, ma anche di tutelare i soggetti più fragili, demandando ai medici di famiglia la scelta del vaccino da inoculare, attraverso l’attenta conoscenza della storia clinica del paziente. Occorre un cambio di passo che  consenta di portare avanti le vaccinazioni tutelando la salute dei cittadini perché non accada più quanto accaduto a Zelia Guzzo, l’insegnante trentasettenne, deceduta a causa di una trombosi, dopo essere stata vaccinata con siero AstraZeneca”.

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