Variante Lidl in ritardo dopo il sì del consiglio: manca l’opera a “compensazione”

 
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Gela. Giovedì sera, il consiglio comunale (quasi inaspettatamente) ha bocciato la variante al piano regolatore generale proposta dai manager della Sogesa per ampliare le strutture della clinica Santa Barbara. La gran parte dei consiglieri che hanno votato contro o si sono astenuti, l’hanno fatto perorando la “causa” di un’eventuale compensazione. Ovvero, i privati che vogliono fare profitti con strutture in città, chiedendo una variante al prg, devono garantire un ritorno alla collettività, magari con la realizzazione di un’opera pubblica. Un principio che il sindaco Domenico Messinese non ha voluto mettere sul tavolo di un’eventuale nuova trattativa con i manager Sogesa. Una “condizione”, invece, che è passata quando si è trattato di valutare la variante al prg, proposta dal gruppo Lidl.

Atto approvato dal consiglio comunale. Il gruppo della grande distribuzione, che avvierà un punto vendita in via Venezia, realizzerà un’opera per la città. Quale? Per ora, è molto difficile prevederlo. In base a quanto deciso all’assise civica, dovrà essere la giunta a definire il tipo di opera. Fino ad ora, il sindaco Domenico Messinese e i suoi assessori non si sono espressi. Uno stop che potrebbe incidere sulla convezione da stipulare con i manager Lidl. La realizzazione di un’opera da consegnare alla città, infatti, è una condizione che non può essere bypassata. Lo stesso consiglio comunale, sempre che la giunta decida di decidere, avrà poi l’ultima parola.

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