Ventura e Biundo pensano all’Ars, chi sarà il “candidato forte” annunciato da Cardinale? “In Sicilia Futura non c’è nessun dualismo”

 
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Gli ex dem Antonino Biundo e Giuseppe Ventura hanno incontrato anche il neo segretario regionale del Pd Davide Faraone

Gela. Il capogruppo Giuseppe Ventura o il consigliere Antonino Biundo. Sono questi i due nomi di riferimento nella corsa alle regionali tra le fila di Sicilia Futura. Anche gli esponenti del movimento fondato dall’ex ministro Salvatore Cardinale, infatti, cercano di fare

il punto in vista della grande corsa di novembre.

Chi correrà per l’Ars. Cardinale, già da tempo, ha deciso che da Gela debba uscire un “candidato forte”, che abbia i voti per arrivare all’Assemblea regionale. “Sicuramente, io e Giuseppe Ventura – dice il consigliere Antonino Biundo – siamo i due possibili candidati all’Ars. Decideremo senza contrasti, perché Sicilia Futura, secondo me, ha la possibilità di avere un ruolo importante alle prossime regionali. Sarà una decisione collettiva e ognuno di noi sa bene che se ci sarà da fare un passo indietro, potrà farlo senza polemiche”. Nessun dualismo, almeno per ora, tra i due ex democratici che, adesso, sembrano puntare all’Ars. Da tempo, proprio il capogruppo di Sicilia Futura Giuseppe Ventura viene considerato il candidato in pectore all’Assemblea regionale, e non ha mai fatto nulla per smentire le sue ambizioni. “Non bisogna ridurre la questione di Sicilia Futura a Salvatore Cardinale – continua Biundo – è stato proprio lui a puntare su Gela, senza alcun campanilismo con Caltanissetta. Del resto, non si capisce che tipo di ruolo possa avere Cardinale in una città come la nostra che ha sempre espresso deputati regionali, indipendentemente da quanto accadeva a Caltanissetta”. Se il Pd locale sembra convergere sull’uscente Giuseppe Arancio e i cinquestelle sulla corsa all’Ars dell’ex assessore Nuccio Di Paola, allora Sicilia Futura potrebbe lanciare Giuseppe Ventura oppure Antonino Biundo, ovviamente uno dei due dovrà fare spazio all’altro. Del resto, gli ex dem hanno salutato Peppe Di Cristina e i vertici locali del partito, tra le altre cose, anche per tentare di trovare strade verso Palermo che, forse, il Pd non poteva garantirgli. 

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