Verde ad azienda esterna, Ugl per impiego operai ex Tekra: dubbi “Unità siciliana”

 
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Gela. Tutte le recenti polemiche sulla gestione del verde pubblico probabilmente hanno anche influito sulla scelta, riferita da questa testata, di affidare interventi straordinari di manutenzione ad una società esterna, la Coveca. L’ha deciso l’amministrazione comunale e il settore ambiente ha provveduto attraverso un ordine diretto di acquisto, sul Mepa. L’azienda opererà dove Ghelas non può intervenire. L’ammontare si aggira intorno ai 47 mila euro. Il segretario aggiunto del settore igiene ambientale Ugl Orazio Caiola ha già avanzato richiesta agli assessori Grazia Robilatte e Terenziano Di Stefano. “Davanti a questo affidamento – dice – ho fatto notare che c’è la possibilità di impiegare personale fuoriuscito da Tekra o che comunque in passato ha operato nel settore. Sarebbe una soluzione a tutela dei lavoratori”.

L’affidamento esterno non convince gli esponenti di “Unità siciliana”. “E’ singolare tale decisione che segue quella di fine dicembre scorso quando il consiglio comunale approvò la convenzione con Ghelas, valida per sei mesi, per il servizio di manutenzione e gestione delle aree verdi, delle strade alberate, dei parchi gioco, dei parchi, piazze, slarghi, aiuole, rotatorie, spartitraffico, fasce laterali alle strade, verde di pertinenza di edifici scolastici, degli impianti sportivi, verde cimiteriale e di pertinenza di edifici pubblici – dice Flavio Di Francesco – a fronte di questi affidamenti furono assegnati alla Ghelas 350 mila euro per sei mesi di attività, ma già a marzo 2020 il Comune aveva operato un altro affidamento per circa 50 mila euro ad un’altra ditta e sempre per il verde pubblico. Siamo molto preoccupati per quanto sta accadendo, anche alla luce del programma del sindaco che prevedeva la riorganizzazione e il rilancio della partecipata Ghelas”. Secondo “Unità siciliana”, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto fare affidamento sul piano industriale presentato dall’ex amministratore Ghelas Franco Gallo, scelto dall’allora giunta Messinese. “Aveva individuato come punto di maggior forza la gestione della pubblica illuminazione attraverso il radicale rinnovamento degli impianti a totale risparmio energetico – conclude Di Francesco -la pubblica illuminazione ha margini di redditività certa e l’attuazione di quel pian avrebbe consentito alla Ghelas di rendersi autonoma sul piano economico e finanziario e di consegnare al Comune impianti tecnologicamente avanzati con una riduzione di spesa nell’ordine di milioni di euro l’anno”.

1 commento

  1. Come al solito, si ignora il fatto, che se alla Gelas, la si vuole fare sopravvivere, c’è bisogno di farla lavorare, o continua a vivere a carico dei contribuenti. La logica vorrebbe, che questa tipologia di lavori, dovrebbero essere affidati alla ghelas. (1) Essendo pubblica, c’è un notevole risparmio, per il fatto che anticipi adesso e risparmi dopo, il tutto sotto forma di dividendo. (2) Per il fatto: che se un’azienda è sana, ed il pubblico la vorrebbe mettere sul mercato,ci sarebbero maggiori possibilità di successo. ( Una volta ogni tanto mettete da parte le furbizie varie, che vanno a scapito degli interessi collettivi.)

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