Vertenza “Archimede”, accordo Ugl-azienda: revocati licenziamento e quattro sospensioni lavoratori

 
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Una delle tante proteste dei lavoratori Archimede

Gela. E’ stato chiuso un accordo tra i vertici territoriali Ugl e la proprietà di “Archimede”, l’azienda siracusana che opera nel porto isola Eni. Il clima è teso da mesi e negli ultimi giorni, in piena emergenza Coronavirus, dall’azienda sono arrivati provvedimenti pesanti, di licenziamento e sospensione per ragioni disciplinari. Il segretario confederale Ugl Andrea Alario e quello provinciale dei trasporti Francesco Cacici hanno ottenuto il ritiro di uno dei licenziamenti e di quattro sospensioni. “L’Ugl valuta positivamente il lungo confronto in videoconferenza con i responsabili “Archimede”, che grazie anche all’intervento dell’ufficio prefettizio, ha potuto produrre un ottimo risultato nella disamina di tante questioni bollenti – dicono i due sindacalisti – che nel corso del tempo hanno prodotto malumori tra i lavoratori con l’epilogo ormai noto sfociato nei provvedimenti disciplinari nei confronti di quattro dipendenti e al licenziamento di altri lavoratori. Con l’impegno sindacale dell’Ugl, ora risultano scongiurati”. Lavoratori e sindacati, in più occasioni, hanno contestato la violazione dei contratti e chiesto di rivedere le intese, a tutela dei diritti dei dipendenti, che continuano ad operare nonostante l’emergenza.

Un’intesa che verrà verificata anche nelle prossime settimane, soprattutto dopo il superamento della fase emergenziale. Secondo i sindacalisti, si potrebbe avviare una nuova fase di concertazione. “Finalmente si sta ritrovando il confronto con un’azienda che fino a ieri appariva sorda alle richieste sindacali. Oggi – continuano Alario e Cacici – si è raggiunto un primo obiettivo destinato a far superare sinergicamente tutte le problematiche pregresse, che riguardano più rivendicazioni dei lavoratori, a partire dalla revisione del contratto di secondo livello, perno chiave di tutti i problemi. L’azienda ora è pronta a collaborare e a confrontarsi sui contenuti, a tutela dei lavoratori”.

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