Vertenza Gela, ministro Provenzano forse in città: Di Cristina, “su Patto Sud ricorso Tar”

 
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Il segretario dem Peppe Di Cristina

Gela. I vertici territoriali della Cgil hanno rotto il ghiaccio e per rilanciare la vertenza Gela hanno iniziato dall’aeroporto di Catania. “Sblocca Gela!”, l’hanno ribattezzata la mobilitazione, che arriva al culmine di investimenti fermi e finanziamenti che non servono a rilanciare il territorio. I dem locali, invece, la partita la vogliono giocare, attraverso i loro riferimenti nel governo Conte. Probabilmente, pare abbia già dato la sua disponibilità per metà dicembre, in città arriverà il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano. Il segretario cittadino dem Peppe Di Cristina, nelle ultime ore, ha avuto uno scambio di telefonate e messaggi. “La vicenda Gela deve essere affrontata su un terreno istituzionale – dice – il ministro si è detto disponibile e noi siamo pronti ad impegnarci su ogni fronte a difesa della città”. I democratici stanno tentando di strappare informazioni sulla proroga Via per la base gas di Eni, che manca della firma del ministro Sergio Costa. Anche in questo caso, Provenzano avrebbe attivato i suoi canali istituzionali. Sugli investimenti, la dirigenza locale del Pd non sembra voler fare la comparsa, anche se i sindacati hanno già avviato una mobilitazione, che a breve potrebbe essere ancora più massiccia. Hanno iniziato con striscioni e volantinaggio in uno degli snodi fondamentali dell’isola, l’aeroporto etneo. Nella piattaforma politica del Pd locale, in ogni caso, ci sono soprattutto il rilancio dell’industria e, appunto, la necessità di sfruttare gli strumenti previsti nella fase successiva alla riconversione della fabbrica Eni. In attesa che Provenzano sciolga definitivamente la riserva, Di Cristina e la dirigenza locale potrebbero ugualmente rivolgersi ai giudici del Tar di Palermo per contestare il definanziamento dei trentatré milioni di euro del Patto per il Sud.

Oggi, l’assessore Mimmo Turano ha fatto una mezza marcia indietro, dicendosi disponibile a finanziare tutti i progetti cantierabili, che verranno presentati entro i prossimi centoventi giorni. C’era anche il deputato democratico Giuseppe Arancio all’audizione in commissione bilancio all’Ars. “C’è una buona notizia – conclude Di Cristina – ma sono convinto che in ogni caso bisognerà ricorrere al Tar. Potremmo farlo anche noi, come cittadini”. Una posizione analoga a quella del Movimento cinque stelle e che, invece, non trova riscontro, fino ad ora, nel gruppo di maggioranza. Il sindaco Lucio Greco, al termine dell’audizione all’Ars, ha parlato di “ottimo risultato”. Anche il deputato Giuseppe Arancio non ha escluso la soluzione del ricorso, qualora l’impegno di Turano non si concretizzasse.

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