Vertice emergenza dighe, il prefetto chiede interventi per evitare sversamenti a mare

 
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Gela. Si è riunito ieri mattina il tavolo tecnico presieduto dalla Prefettura per tornare a parlare della difficile situazione delle dighe Cimia, Comunelli e Disueri. Per il Comune di Gela era presente il Sindaco Lucio Greco. In collegamento anche Francesco Giustolisi, in rappresentanza del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, Gerlando Ginex, responsabile del servizio di gestione, programmazione ed esecuzione degli interventi sulle dighe per il consorzio di bonifica, e i comuni di Butera, Mazzarino e Niscemi.

Il Prefetto, Chiara Armenia, ha parlato di un sistema di gestione che va assolutamente rivisto, soprattutto alla luce della bella stagione ormai imminente che lascia presagire un nuovo scenario caratterizzato da siccità, con conseguente crisi del comparto agricolo. Urge lo sfangamento degli invasi, in modo che possano accumulare tutta l’acqua possibile da riversare poi sui campi. Sversare acqua in mare per scongiurare situazioni di pericolo non è più tollerabile. Totalmente d’accordo il Sindaco Lucio Greco.

“Nel corso dell’incontro, – ha detto – il Consorzio ci ha spiegato che i piani di gestione delle dighe sono già stati presentati e che si attende il rilascio dei pareri da parte dell’autorità di bacino. La Prefettura, in questa fase, si è detta pronta a sollecitare il Ministero competente, al fine di superare gli intoppi burocratici ed evitare che la piana di Gela si svuoti e che le aziende chiudano. Sarebbe da irresponsabili non prestare la massima attenzione a questo grave problema. Stiamo parlando del settore che dà occupazione alla maggior parte della popolazione locale e che, in questa fase post industriale, rappresenta il futuro. L’emergenza dighe non nasce ieri, – ha poi aggiunto Greco – la denunciamo da tempo, ma purtroppo ancora non ci sono risposte in merito alle manutenzioni ordinarie e straordinarie. Noi continuiamo a sollecitarle, per superare le criticità e ridare ossigeno all’intero comparto. Il consorzio di bonifica ha una provata esperienza al riguardo, avendo curato negli anni le attività di irrigazione e conoscendo tutte le criticità che esistono nella condotta e negli invasi, e da esso ci aspettiamo risposte e tempi ben precisi. Ci siamo lasciati con l’impegno di riconvocare a breve il tavolo tecnico; nel frattempo, la Prefettura acquisirà le relazioni che spiegano la reale situazione delle dighe e si proverà anche a fare chiarezza, una volta per tutte, sulle competenze, ossia su quali compiti spettino al Ministero, quali alla Regione e quali al Consorzio, in modo da dirimere definitivamente una questione annosa e dannosa”.

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