Villa Garibaldi, controlli carabinieri nel giardino e in appartamenti

 
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Gela. Un vasto giro di controlli messo a segno da diverse pattuglie dei carabinieri del reparto territoriale nella zona della villa comunale Garibaldi.

Dopo alcune segnalazioni, inoltrate dai residenti del quartiere, sono partite le perlustrazioni. I carabinieri hanno fermato ed identificato una decina di giovani, in prevalenza donne.
Sarebbero soprattutto romeni e, più in generale, dell’est europeo. I controlli sono stati intensificati negli ultimi giorni, dando priorità alla villa comunale.
Non è da escludere, infatti, che le identificazioni siano state effettuate per approfondire l’esistenza di un presunto sistema di prestazioni sessuali a pagamento, con epicentro proprio la villa Garibaldi e gli appartamenti limitrofi. I carabinieri del reparto territoriale sono intervenuti nella zona anche giovedì sera.
Hanno sentito alcuni giovani presenti tra i viali del giardino comunale: in quella fascia oraria, ancora aperto al pubblico. Ma le verifiche sono proseguite all’interno di diversi appartamenti. Da tempo, il quartiere ospita molti migranti giunti, soprattutto, dall’est europeo.
La villa Garibaldi, così, è diventata un ritrovo per molti e, di conseguenza, in base anche alle segnalazioni arrivate alla caserma di via Venezia, non si tralascia nessuna ipotesi.
Il via vai di assidui frequentatori e il bisogno economico di molti migranti che, spesso, lavorano come assistenti per conto di famiglie locali: sarebbe alla base di contrattazioni non sempre così chiare.
I controlli mirati, quindi, sono partiti proprio sulla scorta di questi sospetti. Il monitoraggio dovrebbe proseguire nei prossimi giorni. Non è ancora chiaro se alcune tra le persone identificate o sentite siano state anche fermate.

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