Villa Greca: un evento per il Mondo!

 
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L'Agorà di Villa Greca sede dell'evento di beneficenza.

Gela. La data è quella che è destinata a restare nella memoria: 10 agosto, la notte delle stelle, di quelle effimere stelle che tanto ci fanno ugualmente palpitare di emozione. L’ora: quella dell’imbrunire, quella in cui l’anima è meglio disposta a vivere le emozioni dell’arte. La cornice? Quella possibile solo nei sogni! Ho più volte fatto le lodi di un luogo che molti impropriamente e pacchianamente si ostinano a chiamare location, ma che in realtà rientra tra le categorie non facilmente classificabili. Qui si tratta di incanto che divampa da un angolo all’altro del posto di cui anche il poeta troverebbe difficoltà a elencare i pregi e le peculiarità. L’evento di cui parleremo a breve, contrariamente a quanto si poteva supporre, non avverrà nel già collaudato anfiteatro come impropriamente ho definito in occasione del Prometeo di Eschilo, avendo considerato il teatro senza soluzione di continuità col mare: roba da far impallidire persino squarci di Montecarlo o di Singapore! Diciamo subito che la famiglia Greca ha già elargito copiose donazioni alla Croce Rossa e alla Protezione Civile. D’altronde, la famiglia Greca non è nuova alle iniziative benefiche. Pur sapendo che sarebbe stato un impegno organizzativo-burocratico non indifferente, non si è sottratto a quello che possiamo definire “un incoercibile bisogno morale” di soccorrere l’altro. Ma Luigi Greca, come suo solito, ha pensato in grande, volendo far giungere anche il contributo della città a quelle popolazioni che nel mondo hanno maggiormente bisogno per debellare quello che è diventato l’incubo dei nostri giorni: il dilagante, e spesso mortale, covid 19. Anello di congiunzione, dunque, la Protezione Civile Italiana, sempre, puntualmente e generosamente pronta in tutte quelle occasioni in cui è avvertita la necessità del suo intervento. Dicevo dell’evento, cui è stato dato il titolo “Una stella a Villa Greca” dedicato interamente alla musica. E non poteva essere altrimenti in un momento in cui i sentimenti si fanno più acuti e la solidarietà una necessità. Perché la musica, tra le arti, è quella che maggiormente esalta il sentimento e senza la quale la vita sarebbe maledettamente e infinitamente più povera di quanto non lo sia già. Perché niente sa accendere un sentimento come la musica e non vi è nulla di paragonabile alla musica che abbia gli stessi effetti terapeutici sull’anima.

Noi che siamo il luogo delle passioni, beh, niente come la musica dà alle passioni una compiutezza che da sole non potrebbero mai avere. Questo perché la musica, generatrice di magie, è essa stessa la prima delle magie. E non è magia il considerare la musica come una luce che possiamo accendere quando tutto intorno a noi appare inghiottito dal buio? E allora si capisce bene perché la musica rappresenti e faccia parte di quelle attività umane che rendono la vita degna di essere vissuta. Per questo, la risposta alla musica è spesso, oltre che spirituale, anche fisica, al punto da indurci a battere quasi inconsapevolmente il tempo servendoci dei piedi o delle mani. Protagonista assoluta della serata sarà l’Orchestra filarmonica del Centro Sicilia, composta da circa ottanta orchestrali per lo più giovani ma che, in questa occasione, dovrebbero essere della partita una sessantina. Quasi tutti giovani raccolti in varie parti della Sicilia, indiscutibilmente talenti in grado di calcare palcoscenici di prestigio, per tutti IL Teatro greco di Taormina. L’Orchestra, creatura di Raimondo Capizzi che ne è anche il direttore, troverà collocazione nel più esclusivo e suggestivo angolo creato genialmente nello spazio che collega il viale della Bellezza come ho definito il maestoso tratto di viale che collega la Via Ettore Romagnoli e l’ingresso della Villa vera e propria, quest’ultimo reso austero dalla presenza di due leoni quasi a proteggerne le preziosità che l’arricchiscono. Chi ha avuto l’opportunità di visitare la Villa, si sarà certamente accorto che si tratta di un palcoscenico quasi naturale, un’Agorà che si presta alle mille possibilità di uso secondo quanto la fantasia suggerisce. Accennavamo a Raimondo Capizzi, il giovanissimo direttore d’orchestra titolare di un formidabile quanto di un chilometrico curriculum che lo proietta verso un futuro particolarmente luminoso. I brani scelti da Raimondo Capizzi sono di quelli che appagano persino i palati più raffinati della musica. La scaletta prevede due brani di John Towner Williams, celeberrimo autore, vera icona della musica americana, mattatore dei premi oscar, vincendone cinque e presente con 47 nominations, per non parlare di altri premi altrettanto prestigiosi come 4Golden Globe, 3 Premi Emmy e 7 Bafta: “Star wars” (Guerre stellari), premiato nel 1972 con l’Oscar, e “The Avengers”. Seguiranno “Pirati dei Caraibi” di Hans Zimmer, autentico genio della musica dalla impressionante carriera artistica, coadiuvato da Klaus Badelt. E poi, L’ ”Intermezzo della Cavalleria Rusticana” dell’universalmente noto Pietro Mascagni. Poi sarà la volta dell’immenso Ennio Morricone, considerato da Quentin Tarantino il nuovo Mozart della musica, con tre suoi brani: “Nuovo cinema paradiso”, “C’era una volta il west” e “L’estasi dell’oro”. Seguiranno “Con te partirò” di Lucio Quarantotto e Francesco Sartori e “Waltz n°2” del genio sovietico Dmitri Shostakovich; e, per finire, “Conga del Fuego” del messicano Arturo Marquez, autore, tra l’altro, della famosissima danzón n° 2. Nel corso della serata verranno gratificati tre personaggi siciliani che hanno brillato in varie professioni e portato alto il nome della Sicilia oltre i suoi confini. Saranno consegnati le tre statuette che raffigurano l’Auriga di Delfi coniate dal maestro Antonio Insulla, a Silvana Grasso per la letteratura, a Chiara Cocchiara per le scienze aeronautiche e a Mario Incudine, eclettico artista ennese il quale si è ritagliato uno spazio significativo nel panorama artistico nazionale. I signori donatori saranno gratificati due volte: da se stessi, per la nobilissima causa sostenuta; e poi, perché avranno goduto di un prima del Concerto, con la scoperta e il godimento delle bellezze della Villa; e poi, di un dopo Concerto, perché avranno vissuto momenti coinvolgenti che solo l’aura di mistero della notte delle stelle è in grado di regalare. E le stelle, come è già avvenuto un anno fa, non disdegneranno di allinearsi sulla Villa Greca. Vivremo, dunque, il mistero della musica che ciascuno, poi, nel profondo buio della notte, scioglierà nel proprio cuore. E già ci immaginiamo il momento in cui i giovani orchestrali, pronti coi loro strumenti, attendono il via dal loro direttore il quale, con le spalle rivolte alle 200 privilegiate persone che fanno da corona all’orchestra, con in mano l’ineluttabile bacchetta, dà loro il là: può cominciare la magia!

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