Ville abusive o sanabili? A Manfria da 18 anni si attende una risposta

 
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Gela. Da diciotto anni attendono una risposta sulla sorte delle loro abitazioni costruite a Manfria: risposta che, però, non è mai giunta da Palazzo di Città. Completamente abusive oppure sanabili?

Il dubbio rimane per una decina di proprietari che, oltre un trentennio fa, realizzarono immobili a Manfria in un’area, però, sottoposta a vincolo archeologico a seguito di un doppio decreto firmato dai funzionari dell’assessorato regionale ai beni culturali. Adesso, i giudici del tribunale amministrativo di Palermo, al quale si sono rivolti i proprietari degli immobili, obbligano i tecnici del municipio a dare una risposta entro i prossimi novanta giorni. La questione non sembra così facile da risolvere. Anche gli operatori della società Politecnica, ai quali l’amministrazione comunale ha appaltato il servizio di definizione delle pratiche di sanatoria edilizia, hanno fatto un passo indietro.
Sia dall’assessorato regionale che dagli uffici della soprintendenza di Caltanissetta è arrivato un divieto assoluto.
Le pratiche di sanatoria edilizia presentate dai proprietari delle abitazioni di Manfria, infatti, non possono essere esaminate senza il nulla osta che, almeno sulla carta, dovrebbe arrivare proprio dagli uffici di Palermo o da quelli di Caltanissetta.
Un rompicapo burocratico, quindi, che non conosce sbocchi da ormai un ventennio. Stando ai proprietari e ai loro legali, i due decreti che, nel corso del tempo, hanno vincolato l’area nella quale sono state realizzate le abitazioni sarebbero ormai inefficaci.
Due sentenze pronunciate proprio dai giudici del tribunale amministrativo li avrebbero svuotati di qualsiasi contenuto. Una convinzione, però, che non sembra far breccia tra gli uffici dell’assessorato regionale ai beni culturali e della soprintendenza di Caltanissetta.
Con una nota urgente, risalente allo scorso anno, ed indirizzata a Palazzo di Città, è stata inoltrata una vera e propria diffida. In sostanza, né i tecnici comunali né quelli della Politecnica possono, in questo momento, valutare le pratiche della zona sottoposta a vincolo archeologico.
Quel vincolo, infatti, non si tocca.
Adesso, però, i giudici del tar hanno notificato l’ultimatum ai funzionari comunali: una risposta ai proprietari deve essere data entro novanta giorni.

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