Villetta incendiata a Desusino, indagine su possibile truffa assicurativa: c’è messa alla prova

 
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Gela. I sospetti degli investigatori sorsero dopo l’incendio che devastò una villetta a Desusino. L’ipotesi iniziale era che il proprietario avesse voluto raggirare la compagnia assicurativa, incassando il premio. Successivamente alla chiusura delle indagini, però, sono venute meno le accuse più gravi, mosse contro lo stesso proprietario dell’immobile, a cominciare appunto da quella di incendio. L’unica rimasta in piedi riguarda il tentativo di truffa. La polizza infatti venne stipulata qualche giorno dopo il rogo. Sarebbero state acquisite le dichiarazioni rese da un altro coinvolto nell’inchiesta. Adesso, attraverso il difensore (l’avvocato Giovanna Cassarà), il proprietario ha ottenuto la messa alla prova. In questo modo, il procedimento potrà chiudersi senza arrivare al dibattimento. La richiesta è stata accolta dal gip. L’indagato, per il tramite del difensore, aveva chiesto e ottenuto di essere sentito dal pm che ha coordinato tutte le verifiche investigative.

Ha spiegato la sua versione dei fatti, escludendo di essere dietro al devastante incendio. Per la difesa, sarebbero mancati i presupposti della truffa, dato che la polizza assicurativa venne accesa successivamente all’incendio e non prima. Inoltre, secondo questa versione, non sarebbero stati raccolti elementi d’accusa sufficienti a provare che le fiamme fossero state appiccate dal proprietario coinvolto.

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