Vincoli di inedificabilità a Mulino a vento, bloccate centinaia di pratiche di condono

 
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Gela. Una vecchia planimetria non consente alla Soprintendenza di emettere parere positivo sulle pratiche di sanatoria edilizia.

Chi risiede nella zona di Piano Caricatore o Mulino a Vento si vedrà rigettare le domande dal settore Urbanistica del Comune. Lo ha rilevato il consigliere comunale Terenziano Di Stefano che ha chiesto ed ottenuto una conferenza di servizi sul tema alla presenza degli organismi interessati: sindaco, assessore all’Edilizia Giuseppe D’Aleo, il dirigente del settore Raffaella Galanti, il presidente della commissione Urbanistica Antonino Biundo, il Soprintendente Salvatore Gueli e la Politecnica, ovvero la società esterna che sta curando le istanze di condono edilizio.

La Politecnica, società esterna al Comune, è incaricata nell’accertamento delle pratiche di condono. Le migliaia di lettere per definire l’iter di condono, per la concessione in sanatoria, inviate dalla stessa Politecnica ai cittadini hanno necessariamente bisogno del nulla osta della Soprintendenza. “In virtù di una vecchia planimetria – spiega Di Stefano – in maniera particolare nelle zone di Piano Caricatore e Mulino a Vento dove ricade un vincolo di tutela 3 (inedificabilità), la Soprintendenza non emette o emette parere negativo. Le aree in questione sono da anni urbanizzate, grazie anche all’intervento del Comune (strade, illuminazione, acqua, fogna ecc).

Venerdì 27 luglio presso la saletta dei gruppi consiliari del Comune si terrà la conferenza di servizi con tutti gli enti interessati al fine di trovare una soluzione unitaria al problema. L’obiettivo ovviamente è quello di regolarizzare i fabbricati e di conseguenza consentire ai cittadini di condonare le proprie abitazioni.

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