Vincoli, Giudice ribadisce “rispettare regole”: Di Stefano, “rilascio pareri è dovere morale”

 
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Una riunione della commissione Sic Zps

Gela. Le posizioni non sono ancora allineate sulla stessa frequenza e l’audizione del responsabile della Riserva Biviere Emilio Giudice, sentito oggi dalla commissione Sic Zps, è servita anche ad uno scambio di vedute con l’amministrazione comunale. Alla riunione, che ha inoltre consentito di individuare il presidente della commissione (composta tra gli altri da docenti universitari), hanno partecipato il vicesindaco Terenziano Di Stefano e l’assessore Ivan Liardi. C’era l’architetto Emanuele Tuccio (ormai ex dirigente comunale da poco in pensione che ha voluto fortemente la riattivazione della commissione). Sui vincoli si gioca una partita che inevitabilmente è pure economica, con tante aziende, di diversi settori, che hanno in programma investimenti, in alcune aree locali favoriti dalla disciplina Zes. Giudice ha riproposto una linea che ha sempre spiegato ad ogni tavolo. “Il piano di gestione deve essere applicato e i progetti in contrasto sono improcedibili”, ripete. “Il Comune deve adeguarsi per le procedure di valutazione di incidenza. Serve una struttura specifica che se ne occupi e va attivata una banca dati, con l’accesso on line”, aggiunge. In municipio, si cerca di arrivare a tempi certi per il rilascio dei pareri e delle autorizzazioni. “In queste procedure – aggiunge il responsabile della riserva – non c’è un silenzio assenso. La riserva si esprime con pareri preliminari, che in quanto tali non possono mancare”. L’approccio non cambia neanche su aree alle quali guardano in tanti, come la Nord2 dell’ex Asi. “Per sanare questa situazione c’è un’unica procedura – precisa – se non la si applica, tutto rimarrà abusivo. In passato, si procedette in maniera sbagliata ma già all’epoca la Lipu aveva rilasciato delle note che non vennero osservate. La politica non tenne in considerazione quello che dicevamo. Le regole ci sono e vanno rispettate. Sicuramente, non cambieranno e bisognerà conviverci. Il fatto che sia stata istituita la commissione Sic Zps non mette in regola il Comune. La normativa deve essere studiata in maniera approfondita. Ho l’impressione che non ci sia una vera volontà di collaborare. Il rispetto delle regole l’ho sempre chiesto al Comune così come alla Regione”.

L’assessore Terenziano Di Stefano, che ormai da tempo continua ad avere interlocuzioni frequenti con Giudice, ha voluto porre delle priorità, che ritiene dei capisaldi. “Ai componenti della commissione, tutti validi e competenti, ho detto che se questa struttura avrà gambe per il rilascio dei pareri, allora servirà moltissimo. In caso contrario, non sarà di alcun supporto al settore sviluppo economico, che è quello di riferimento per le pratiche sugli investimenti. Sono certo – dice – che i tempi dettati dalla normativa in materia possono essere rispettati. Al nostro settore non interessa se il parere sia positivo o negativo. La cosa importante è rispondere alle istanze entro i tempi previsti. Ho il dovere morale di dare seguito alle istanze presentate al Suap. Dalla prossima settimana, inizierò ad inoltrate alla commissione le pratiche, già con il parere preliminare”. Per Di Stefano, sulla base di un recente decreto assessoriale, è ormai assodato che i pareri per progetti nelle aree della Riserva spettano proprio alla Lipu. Per quanto concerne attività fuori dai confini della Riserva, allora gli atti saranno trasmessi sia alla Lipu che alla commissione. “Se il parere preliminare non sarà rilasciato nei tempi previsti – aggiunge il vicesindaco – la commissione Sic Zps potrà comunque procedere. Se non si dà esito entro sessanta giorni, allora il proponente potrà chiedere che l’iter passi alla Regione. Il nostro settore sta iniziando a ricevere diffide dai legali, che scrivono per conto di chi ha presentato pratiche e non ha avuto esito alcuno. Io ho il dovere anzitutto di tutelare l’ente e bisogna procedere nei tempi previsti”. Uno dei punti sensibili è sicuramente l’area Nord2 dell’ex Asi, ricompresa nella Zes, ma che non è mai stata interessata dalla compensazione ambientale che sarebbe dovuta seguire all’infrastrutturazione, così come previsto nel piano di gestione. “A Giudice ho spiegato che deve rivolgersi alla Regione – aggiunge – che all’epoca autorizzò. Tanti hanno acquistato terreni e l’intervento di compensazione ambientale non l’ha promesso né il Comune né l’Asi, ma è stata proprio la Regione, per la quale opera anche il responsabile della Riserva Biviere”. Stando al piano di gestione, senza una compensazione ambientale non sarà possibile autorizzare altri insediamenti in zona Nord2. Arrivare ad una mediazione non sarà così facile anche perché un tavolo vero e proprio non c’è mai stato. La commissione Sic Zps si inserisce in un circuito già di per sé molto delicato.

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