Vincoli Sic e Zps, progetti fermi: Lo Nigro, “competenze da chiarire ma costi sempre più elevati”

 
0

Gela. Gli operatori del settore la ritengono un’incongruenza che pesa, non poco, sulle sorti di tanti progetti, soprattutto di quelli che riguardano il settore agricolo. Investire in aree che ricadono tra quelle sottoposte a vincoli Sic e Zps è diventato quasi impossibile. L’allarme è stato lanciato nel corso della riunione convocata, giovedì, in municipio. Al centro del confronto, voluto dall’amministrazione comunale, l’allargamento del perimetro della Zona economica speciale, autorizzata dalla Regione. Oltre alla definizione dei confini della Zes, però, l’agronomo Piero Lo Nigro ha chiesto di fare chiarezza sulle competenze in materia di valutazione dei progetti nelle aree di vincolo. “Attualmente, ce ne sono più di venti bloccati – dice – dallo scorso novembre, le procedure sono state concentrate quasi esclusivamente nella competenza della Lipu, che gestisce anche la Riserva Orientata Biviere. Su questo aspetto, però, c’è bisogno di avere indicazioni certe. Va valutato l’aspetto del procedimento amministrativo e, tra le altre cose, anche i responsabili locali dell’associazione hanno più volte sottolineato di non avere personale a sufficienza per l’istruttoria di tutte le istanze. Certamente, vanno nominati i componenti della commissione Sic e Zps in Comune, ma la Regione deve rilasciare una determinazione chiara sul tema”. Al di là della competenza sull’istruttoria dei progetti, tentare un investimento in queste aree vincolate sta diventando sempre più oneroso, non alla portata di tutti gli imprenditori agricoli del territorio.

“Per avviare un’istruttoria e presentare gli atti tecnici necessari – dice ancora Lo Nigro – sono necessari non meno di settemila euro. Gli oneri versati, peraltro, vanno in gran parte alla Regione e non al Comune. Ci sono pochi agricoltori che possono permettersi questi costi, solo per avviare un’istruttoria. Sono tutti fattori che ho voluto segnalare, anche all’amministrazione comunale, di modo che si arrivi a soluzioni concrete”. Il rapporto tra attività produttive e tutela di aree ad elevato interesse naturalistico ha messo su posizioni distanti operatori del settore e chi è chiamato a tutelare la biodiversità di tante zone locali.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here