Violazioni per il gasolio, la decisione a febbraio: sono ventitré gli imputati

 
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Gela. La decisione dovrebbe arrivare a febbraio, quando il gup del tribunale valuterà se disporre l’eventuale rinvio a giudizio. Sono ventitré i coinvolti in quella che venne ribattezzata inchiesta “Acquaragia”, condotta sulla filiera del gasolio che arrivava in un deposito in città, anche dall’est Europa. Per la procura e i militari della guardia di finanza ci furono irregolarità sulle accise. L’indagine si è estesa ad operatori del settore, chiamati a risponderne. La procura coordinò l’attività condotta dalla guardia di finanza e da personale dell’Agenzia delle dogane. Questa mattina, è stato discusso il giudizio abbreviato richiesto da uno degli imputati, difeso dall’avvocato Giacomo Ventura. Anche in questo caso la decisione arriverà nel corso di una prossima udienza. Tutti gli altri convolti, invece, non hanno scelto riti alternativi.

Per loro, è già stato chiesto il rinvio a giudizio, al quale si sono opposti i difensori. Davanti al gup, rispondono alle contestazioni Damiano Sciuto, Alessandro Caldarera, Daniele Borchio, Claudio Iacono, Pasquale Fama, Francesco De Stradis, Giuseppe Adornetto, Marco Befumo, Carmelo Arcidiacono, Vincenzo Paternò, Carmine Pellegrino, Giovanni Ventura, Rosario Barone, Jozko Smrdel, Simon Smrdel, Emanuele Lignano, Filippo Piccione, Rocco Calaciura, Mario Alario, Calogero Curto, Rosario Cassero, Claudio Buonaventura e Gaetano Reale.

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