Violenze e minacce di morte alla compagna, in appello condanna per 37enne

 
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Gela. Pena ridotta, con i giudici della Corte d’appello di Caltanissetta che hanno comunque confermato, nel complesso, la condanna già imposta in primo grado al cittadino romeno trentasettenne Bobi Gruia. Venne arrestato con pesanti accuse. Avrebbe più volte picchiato e minacciato, anche di morte, l’ex consorte. I due vivevano insieme, in un’abitazione della zona di San Giacomo. Tra le altre contestazioni, anche la rapina ai danni della donna, che alla fine scelse di denunciare i fatti. I giudici di appello, accogliendo alcuni punti del ricorso, avanzato dal difensore dell’imputato, l’avvocato Angelo Cafà, hanno ridotto la condanna a quattro anni e otto mesi di detenzione, a fronte dei cinque, disposti dal gup. I capi di accusa erano pesanti e la donna, dopo la denuncia, si è costituita parte civile, con l’avvocato Rocco Cutini, che ha insistito per la conferma del verdetto. Gli investigatori accertarono la condotta violenta dell’uomo, anche attraverso quanto captato con le intercettazioni telefoniche.

L’ex compagna, che lavora come badante, veniva sistematicamente minacciata e pedinata, fino alle aggressioni. All’imputato, però, i giudici di appello hanno revocato la sospensione della potestà genitoriale. Gruia è attualmente detenuto.

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