Violenze nei centri per disabili, dal gup uno degli ospiti parte civile

 
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Gli episodi videoripresi dagli investigatori

Gela. L’udienza preliminare, a causa dell’impedimento, per ragioni di salute, di uno degli imputati, prenderà il via a gennaio. Questa mattina, però, davanti al gup del tribunale di Caltanissetta, il legale di uno degli ex assistiti delle strutture della cooperativa “Azzurra” ha formalizzato la richiesta di costituzione di parte civile. L’ha fatto l’avvocato Ivan Bellanti, nell’interesse di uno dei pazienti, che avrebbe subito violenze, con condizioni di vita molto dure, all’interno delle due strutture, che la cooperativa gelese aveva avviato a Serradifalco. Sono finite al centro dell’inchiesta “Bad caregiver”, condotta dai carabinieri e dai pm della procura di Caltanissetta. Anche l’ospite, che ha scelto di costituirsi parte civile, è gelese, così come altri assistiti, che secondo gli investigatori hanno dovuto patire non solo le violenze, ma anche la somministrazione di farmaci senza alcun controllo medico e un razionamento vero e proprio dei viveri. Ci sarebbero stati, inoltre, episodi di violenza sessuale e abusi, ai danni di una delle pazienti. Addebiti, questi, che pendono sull’operatore Vincenzo Biundo. Nei centri di Serradifalco venivano collocati disabili psichici.

E’ imputato insieme ai responsabili delle strutture e ad altri operatori, Rocco Giovanni Scordio, Giuseppina Scimè, Rosa Anna Milazzo, Santa Martino e Giuseppe Milazzo. Per gli inquirenti, che collocarono videocamere nelle strutture, neanche i responsabili della cooperativa avrebbero attuato i necessari controlli. Sono difesi dagli avvocati Giovanni Bruscia, Tiziana Ragusa, Carmelo Tuccio, Renata Accardi, Giuseppe D’Acquì e Amedeo Aquilino.

1 commento

  1. Spero che a questa gente il destino gli riserva lo stesso trattamento ( con gli interessi ) ai loro genitori . E’ inammissibile tutto questo a dei poveri anziani indifesi !!!!

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