Violenze per i soldi sulla madre e sulla sorella incinta, arriva la condanna

 
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Gela. Attenuate le accuse nei suoi confronti e, così, arriva la condanna a sette mesi di reclusione. Madre e sorella nel mirino dell’uomo. Claudio I. era finito a processo, davanti al giudice Miriam D’Amore, con l’accusa di violenze e stalking ai danni della madre e della sorella, in quel periodo in stato di gravidanza. Le continue richieste erano legate soprattutto alla disponibilità di denaro. Il pubblico ministero Pamela Cellura, al termine della requisitoria, ha confermato l’intero quadro accusatorio, chiedendo la condanna dell’imputato a tre anni di reclusione. Una linea confermata anche dal legale di parte civile, l’avvocato Filippo Spina, che assiste la madre vittima dei soprusi. In aula, però, il difensore, l’avvocato Carmelo Tuccio, ha esposto una serie di elementi che, intanto, hanno condotto il giudice a rideterminare alcuni capi di imputazione. Per il legale, infatti, la condotta di Claudio I. sarebbe stata favorita dall’abuso di alcool. Alla fine, il giudice ha optato per una condanna mite, prevedendo l’obbligo del pagamento di una provvisionale da tremila euro a favore della parte civile.

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