Violenze sulla moglie gelese, un tunisino lascia i domiciliari: è sottoposto all’obbligo di firma

 
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Gela. Ha lasciato gli arresti domiciliari ed è sottoposto al solo obbligo di firma. E’ finito a processo. Si tratta di un giovane tunisino che è finto a processo con l’accusa di aver picchiato, in più occasioni, la moglie, una donna gelese. Il bracciante era stato arrestato negli scorsi mesi a seguito della denuncia sporta proprio dalla donna. Dopo la chiusura delle indagini, si è aperto il dibattimento nei suoi confronti. La difesa, rappresentata dall’avvocato Vincenzo Salerno, ha sempre cercato di ridimensionare le contestazioni. Non si sarebbe trattato di violenze nei confronti della consorte quanto, invece, di un rapporto comunque molto teso. La donna, però, ha scelto di costituirsi parte civile nel procedimento penale, assistita dall’avvocato Valentina Lo Porto.

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