Vito Scafidi morto per il crollo al liceo, gli studenti del classico: “Più soldi per la sicurezza”

 
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Gela. Hanno aderito alle proteste di queste settimane e chiedono che il governo regionale faccia molto di più per migliorare l’edilizia scolastica e la sicurezza nelle strutture. A dieci anni dal crollo al liceo “Darwin” di Rivoli, in Piemonte, gli studenti del liceo classico hanno voluto ricordare il diciassettenne Vito Scafidi, travolto da un controsoffitto finito giù. “Dopo la morte, tra i politici iniziò una gara e chi si indignava prima, ignari forse del fatto che i tagli alla scuola pubblica li stavano facendo loro – scrivono i rappresentanti Matteo Collodoro e Giuseppe Maganuco – Vito è una delle vittime dello Stato, cosi come l’ha definito la madre. E’ proprio lo Stato il colpevole. Non si può accettare che le nostre scuole cadano a pezzi. Dovrebbero essere luogo dove cerchiamo di costruire il nostro futuro”. Negli scorsi giorni, i giudici civili di Torino hanno riconosciuto un risarcimento danni da quasi quattrocentomila euro alla madre dello studente morto.

“Invitiamo il governo regionale a dare il giusto peso alla sicurezza nelle scuole – concludono – andremo avanti nella protesta per evitare tragedie come quella di Vito. Pretendiamo un’adeguata programmazione della spesa pubblica finalizzata all’esecuzione di interventi di manutenzione e ristrutturazione, perchè la scuola deve continuare ad essere il luogo sicuro dove gettare le basi per costruire il futuro”.

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