Voleva fuggire con un escavatore rubato, Di Pietro rimane ai domiciliari

 
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Gela. Ha preso di mira, insieme ad un presunto complice, un escavatore di proprietà della ditta locale Agriscavi ma è stato arrestato dai carabinieri del reparto territoriale. Ieri mattina, il giudice Paolo Fiore ha convalidato l’arresto del ventinovenne Carmelo Di Pietro.

Il giovane, difeso dall’avvocato Boris Pastorello, inoltre, rimarrà agli arresti domiciliari all’interno della propria abitazione. In sostanza, non è stata accolta la linea difensiva organizzata per cercare di far cadere l’obbligo dei domiciliari in capo allo stesso Di Pietro.
I carabinieri del reparto territoriale lo hanno fermato, due giorni fa, nella zona del quartiere di Settefarine, a bordo di un autocarro utilizzato proprio per trasportare l’escavatore. Intanto, Carmelo Di Pietro dovrà ripresentarsi in aula il prossimo 27 settembre.
Il giovane, al momento del fermo, non ha saputo dare alcuna spiegazione rispetto alla presenza dell’escavatore, successivamente restituito agli originari proprietari. Il presunto complice, invece, è riuscito a far perdere le sue tracce, anche se non è da escludere che nelle prossime ore si possa risalire all’effettiva identità.

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