Volevano i soldi per restituire l’oro e il Rolex, due condanne: il furto in un’abitazione

 
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Gela. I soldi in cambio dell’oro rubato. Sono arrivate due pesanti condanne nei confronti di Gianfranco Turco e Giacomo Russello, accusati di essere dietro al “cavallo di ritorno” contestato dai pm della procura. Cinque anni di reclusione ciascuno. Un verdetto pronunciato dal giudice Lirio Conti, che ha accolto le richieste avanzate dal pm Pamela Cellura. Per l’accusa, sono stati confermati tutti gli elementi che conducono ai due imputati. Dall’abitazione dei titolari di un panificio vennero portati via collane, anelli e anche un Rolex. Da quanto emerso, le vittime cercarono di recuperare la refurtiva e Russello avrebbe fatto da tramite con Turco. I legali dei due imputati, gli avvocati Giovanna Miceli e Salvo Macrì, anche nelle loro conclusioni hanno respinto la ricostruzione d’accusa.

In aula, Russello ha sempre sostenuto di essere stato contattato dai derubati, che già conosceva. Sarebbero stati proprio loro a chiedergli di intervenire. Ha ammesso di essersi recato tra le palazzine popolari di Scavone, ma non avrebbe mai chiesto soldi per la restituzione. Una linea seguita dal suo legale. Accuse negate anche da Turco e dal difensore, che ha cercato di ridimensionare il quadro tracciato dai magistrati. Il pm Cellura, al termine della requisitoria, ha chiesto sei anni per Turco e quattro per Russello. Davanti ai verdetti di condanna, le difese si rivolgeranno ai giudici d’appello di Caltanissetta.

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