Zes, aree dismesse, industria, sindacati-giunta: confronto per evitare nuovi fallimenti

 
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Gela. La zona economica speciale (l’area industriale locale è stata appena inserita nella perimetrazione ufficializzata dalla Regione), le aree dismesse e i progetti legati all’industria. Sono questi i temi principali sui quali i sindacati puntano per avere un confronto diretto con l’amministrazione comunale. Dopo il primo “approccio”, concluso con la missiva ufficiale inviata al premier Giuseppe Conte e ai ministri Luigi Di Maio e Sergio Costa, firmata congiuntamente per ottenere il riavvio di un tavolo istituzionale sul protocollo di intesa, i sindacati vorrebbero sondare le intenzioni della giunta del sindaco Lucio Greco. Solo qualche giorno fa, i confederali di Cgil, Cisl e Uil e i segretari degli edili sono stati ricevuti dal primo cittadino di Caltanissetta. Gli edili una richiesta analoga l’hanno inoltrata anche a Greco, ma al momento non c’è stata risposta. Dopo la conferma dell’inserimento dell’area industriale locale tra le Zes della Sicilia orientale, c’è la necessità di fare presto per la fase di progettazione e avere tutti i dati disponibili entro il termine del prossimo 25 settembre. “Ci vuole una vera e propria rete di coinvolgimento, anche delle istituzioni – dice il segretario confederale della Cisl Emanuele Gallo – questo è il momento giusto”. Se il rilancio del tavolo ministeriale sul protocollo di intesa di cinque anni fa (che tocca aspetti cruciali come quello dei 32 milioni di euro delle compensazioni) è decisamente in bilico, a causa della crisi di governo e con i dubbi sullo sblocco della proroga Via per la base gas di Eni, sulle Zes i sindacati vorrebbero evitare brutte sorprese. Anche gli investimenti nell’area di crisi complessa (con un numero del tutto insufficiente di proposte arrivate alla fase finale) e i progetti nelle aree dismesse assicurano poche prospettive per il futuro, più o meno prossimo.

Ora, tocca all’amministrazione chiamare tutti a rapporto. Intanto, c’è chi chiede di rivedere il perimetro della Zes autorizzata dalla Regione. “Le aree Zes non sono adeguate e complete a Gela, bisogna rivederle e chiedere agli assessori all’economia Gaetano Armao, alle infrastrutture Marco Falcone, alle attività produttive Mimmo Turano, all’agricoltura Edy Bandiera e al territorio Toto Cordaro – dice Francesco Agati dell’associazione Sviluppo del Golfo – che oltre le aree già identificate vengano integrate e aggiunte il porto isola, il perimetro del porto rifugio e l’area nella quale è ubicata la stazione dismessa di contrada Piana del Signore”.

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