Zona rossa, Pellegrino: “Serve coscienza politica già oggi andava fermato il mercato”

 
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Per Pellegrino andava da subito fermato anche il mercato settimanale

Gela. La stretta, nel tentativo di bloccare il contagio da Covid in città, l’ha spesso invocata. Adesso, è stata disposta sia dall’amministrazione comunale che dalla Regione, con la zona rossa che scatta da domani in città, ma secondo il consigliere comunale Gabriele Pellegrino, sindaco e giunta avrebbero già dovuto fermare il mercato settimanale, che invece oggi si è tenuto. “Siamo a poche ore dalla zona rossa e, nonostante l’Asp già ieri abbia consigliato al sindaco Lucio Greco e all’assessore alla salute Nadia Gnoffo la chiusura dei mercati, oltre che un incremento serio dei controlli – dice – il mercato del martedì oggi si è tenuto. Senza inutili giri di parole, non è un mistero che siano i commercianti ad invocare l’apertura e che nella misura in cui questo auspicio non fosse realizzato le autorità governative non avrebbero modo di ristorarli delle perdite. Ma governare vuol dire, a volte, fare scelte difficili ed impopolari, sol perché giuste. Abbiamo letto i proclami della nostra amministrazione a tenere una condotta restrittiva e rispettosa delle regole per garantire il contenimento del contagio e la tutela della salute pubblica, ma è contraddittorio per la stessa amministrazione porre in essere una condotta omissiva, che favorisce le occasioni di contagio”.

Per Pellegrino, che si è spesso mostrato favorevole a soluzioni molto più rigide per bloccare il virus, l’amministrazione ha già perso un’occasione favorevole. “Tutto questo non soltanto depone contro l’efficacia di questa amministrazione ma, soprattutto, contro il diritto alla salute, diritto dell’individuo ed interesse della collettività, come prevede la Costituzione, che subirà, ancora una volta, i risvolti negativi di scelte intempestive. Perché sì, saranno prese le decisioni del caso, ma solo dopo che sarà accertato un fragoroso consenso social alla chiusura del mercato, nettamente superiore a quello riscosso con il mantenimento dello stesso oppure quando saranno gli altri livelli governativi a scegliere per noi, già da domani. Ci vuole coscienza, anche politica”.

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