Piovani dirige Piovani, da Palermo invocazione alla pace

 
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PALERMO (ITALPRESS) – Due brani in prima esecuzione in programma a Palermo per la stagione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana al Politeama Garibaldi. Sul podio il maestro Nicola Piovani che proporrà lo “Scherzo Eolico” e il brano sinfonico “Sarajevo” con una invocazione alla pace, oggi più che mai attuale. In scena venerdì 12 alle 21.00 e sabato 13 alle 17.30. In programma anche due suite dedicata al cinema dei fratelli Taviani e l’altra a Fellini e “La Vita è Bella”, che ha vinto l’Oscar. Scherzo Eolico è stato composto per l’evento conclusivo delle attività della Regione Lazio in occasione dell’EXPO 2020 tenutosi in Dubai, ma è stato soltanto trasmesso in streaming dall’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, completamente vuoto, dove era stato eseguito per la prima volta il 30 marzo del 2020 dall’Orchestra di Santa Cecilia sotto la direzione dello stesso compositore. “E’ un breve scherzo per orchestra sinfonica, commissionato dalla Regione Lazio e dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ispirato a certi movimenti del vento, quello che ho immaginato osservando alcune pale eoliche: il vento muoveva le gigantesche pale stagliate sul cielo che si andava schiarendo”, spiega Piovani, aggiungendo: “Questi solenni mulini a vento stavano catturando l’energia delle rèfole eoliche, per portarla nelle nostre vite quotidiane; una immagine di un futuro già attuale. La partitura di questo Scherzo prova a imitare certi ghirigori del vento, il soffio che fa volare frammenti di melodie, schegge di ritmi, echi di un valzer. Piccole folate di danza fra mulinelli che rimbalzano e alla fine si allontanano, senza rallentare, fino a sparire”.Sebbene breve, questo Scherzo è un lavoro di grande interesse per la raffinata ricerca timbrica messa in atto dal compositore che all’inizio costruisce un tappeto sonoro costituito dai balzati degli archi sul quale si staglia il tema affidato alla marimba e allo xilofono. Nel brano emerge anche una scrittura di carattere lirico che si impadronisce in alcuni passi degli archi. In prima esecuzione a Palermo sarà proposto anche Sarajevo, composto da Piovani nel 2014 per un concerto che si sarebbe tenuto presso il Teatro Sociale di Trento per commemorare lo scoppio della Prima Guerra Mondiale il 28 giugno 2014 a cento anni esatti dall’attentato di Sarajevo che della Grande Guerra costituì il casus belli. Inizialmente poco propenso ad accettare la commissione perchè, come spiegato in una intervista ad “Avvenire” non si sentiva “adatto a celebrare in musica un avvenimento criminale come la guerra che chiamano Grande, forse nel senso che ha prodotto la grande cifra di 18 milioni di morti”, Piovani si decise a scriverlo perchè in questo evento trovò una serie di contraddizioni. Nell’intervista al quotidiano il compositore, descrivendo la composizione, prosegue: “Ho letto molto riguardo all’attentato di Sarajevo e mi sono reso conto che è stato compiuto da una banda di ragazzi (Gavrilo Princip aveva 19 anni), giovani idealisti, che partivano armati di poche pistole, qualche bomba e pillole di cianuro per togliersi la vita prima di cadere in mano alla polizia. Dei kamikaze, diremmo oggi. Immaginando quella domenica mattina del 1914 ho composto un breve preludio sinfonico, che reca il sottotitolo Preludio a una carneficina, diviso in due parti: prima la tensione per l’imminente gesto cruento, poi un semplice, breve canto funebre, intonato da due trombe poste ai lati dell’orchestra, che si rimbalzano le note di un ‘silenziò per rendere onore a 18 milioni di inutili vittime di una scelleratezza epocale”. Nelle ultime due misure della partiture è prevista un campionamento con le voci dei caduti che bisbigliano per tre volte l’invocazione ‘Pax’. A Palermo l’invocazione sarà fatta dagli stessi professori dell’Orchestra sinfonica siciliana. Una “vivificazione” di quell’appello, oggi più che mai attuale. Sulle famose colonne sonore scritte da Piovani per i film dei fratelli Taviani si basa la Suite Taviani, che si apre con le splendide e suggestive musiche composte per i film Il sole anche di notte (1990), premiate nel 1991 con il Nastro d’argento, per proseguire con La notte di San Lorenzo (1982), che aveva segnato l’inizio della collaborazione del compositore con i fratelli Taviani, e Good morning Babilonia (1987), la cui partitura, grazie anche a una fine orchestrazione, commenta con grande forza icastica il contenuto drammatico del film.Composta per il film La vita è bella di Roberto Benigni, uscito nelle sale nel 1997, la colonna sonora, per la quale il compositore ha vinto nel 1999 l’Oscar, è un delicato commento della poetica pellicola dell’attore e regista toscano. In questa occasione saranno proposti i temi più famosi. Nella Suite Fellini trovano spazio le colonne sonore de La voce della luna e di Ginger e Fred. Nella Voce della luna è evocato un vecchio oboista che suona per l’ultima volta il suo strumento prima di seppellirlo. Una volta sepolto lo strumento, dalla terra sale il suono di una musica che non abbandonerà mai il musicista, perchè la musica non può essere seppellita. Segue la colonna sonora di Ginger e Fred, film del 1986, di cui sono protagonisti i due famosi ballerini di tip-tap che, ormai anziani, vengono invitati a ballare in una trasmissione televisiva, quando però il mondo dello spettacolo è diventato cinico e indifferente. – foto ufficio stampa Foss – Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana –(ITALPRESS).