Disagi per il servizio di accudienza dei disabili, i genitori si nascondono

 
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Gela. “I genitori dei disabili si nascondono dietro i problemi dei loro figli. Per vergogna rimangono in silenzio e spesso finiscono con l’accettare passivamente ingiustizie che subiscono i loro figli”.

Con queste parole Salvatore Izzia, padre di un figlio diversamente abile, interviene sui disagi che investono il servizio di trasporto e accudienza a scuola dei disabili. “Ogni anno si ripete la stessa storia – accusa Izzia – Il servizio anche se investe pochi bambini, parte con due o tre mesi di ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico.

Spesso noi genitori siamo costretti a accudire i nostri figli a scuola perché non autosufficienti. Senza noi i bambini fanno i bisogni ma restano sporchi.

E’ una situazione inaccettabile che abbiamo cercato inutilmente di affrontare con il sindaco Angelo Fasulo.

L’assessore Marina La Boria ha messo le mani avanti perché senza somme disponibili mentre la prossima settimana incontreremo il vice sindaco Fortunato Ferracane. Intanto molti genitori continuano a nascondersi e accettare un disservizio che si ripete da sempre”.

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