Sanità locale al bivio, il consiglio comunale al Vittorio Emanuele

 
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Gela. Sanità locale “malata”, ecco cosa accade durante il consiglio comunale monotematico convocato all’interno dell’ospedale Vittorio Emanuele.

18:15 Ignazio Morgana: “La soluzione non può riguardare singoli comparti. La soluzione deve riguardare l’intero sistema locale”

18:20 Fortemente critici nei loro interventi sono stati gli esponenti del Megafono Maria Pingo e Gaetano Trainito

18:30 Giampaolo Alario: “Dobbiamo fare i conti con 52 medici precari, 29 posti rimangono ancora scoperti e 23 colleghi possono solo disporre d’incarichi a tempo determinato”.

19:00 Guido Siragusa: “Lei dovrebbe spostare la sua residenza in città. I problemi sono tanti. Chiedo, soprattutto, di evitare sperequazioni nella distribuzione delle risorse. Non può esserci un nord della provincia favorito a discapito dell’area sud”.

19:15 Luigi Farruggia: “Con la drastica riduzione degli investimenti industriali in questo territorio rischiamo di perdere tutto. Adesso, a rischio c’è anche la sanità. Bisogna, invece, lavorare su nuove branche da sviluppare e approfondire”.

19:20 Vincenzo Cirignotta:  “Adesso manca anche il servizio interno di guardiania. Se si vuole chiudere l’ospedale Vittorio Emanuele, lo si dica subito”

19:30 Piero Lo Nigro legge un documento che elenca i tanti problemi della sanità locale

19:35 Il sindaco Angelo Fasulo: “Siamo pronti a individuare i responsabili di azioni scellerate. Anche il direttore Luciano Fiorella deve dire cosa è accaduto fino ad oggi”

19:45 Luciano Fiorella: “Ci sono criticità innegabili. Diamo possibilità d’azione alla nuova dirigenza”

20:00 Giuseppe Piva: “La dottoressa Macella Santino conosce bene il territorio. Dobbiamo programmare i servizi e questo non si fa in consiglio comunale”

20:05 Rocco Giudice : “La distribuzione sul territorio del personale deve essere molto più efficiente. In città siamo drammaticamente scoperti”

20:15 Pino Federico: “L’Asp nissena ha un budget di 30 milioni in più rispetto ad altre aziende regionali. A Gela ne arrivono pochissime, che fine fanno? Perchè a Caltanissetta ci sono 13 medici di pronto soccorso e quì solo sei nonostante si effettuino il doppio delle prestazini?”

20:30 Dipendenti: “Le camere di degenza del reparto chirurgia sono fatiscenti. Ci sono diversi letti rotti e non più utilizzabili. Spesso, siamo mortificati nell’operare in questo modo”

20:30 Salvatore Russello: “Perchè l’Utin, nonostante il finanziamento da un milione di euro, non è mai stato attivato?”

20:31 Giuseppe Arancio: “Bisogna mettere a bando nuovi posti per assumere medici. Non pensiamo alla guerra tra Gela e Caltanissetta. Purtroppo, il gap è stato generato da vecchie gestioni”.

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