Omicidio Martines, Angelo Meroni condannato a sedici anni: fu lui a sparare

 
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Gela. Uccise l’edile trentottenne Francesco Martines nel dicembre di due anni fa in via Dell’Acropoli. Così, il giudice dell’udienza preliminare Fabrizio Molinari ha condannato a sedici anni di reclusione il quarantottenne Angelo Meroni.

Il pubblico ministero Serafina Cannata, invece,  ne aveva chiesto la condanna a quattordici anni. Meroni, difeso dall’avvocato Davide Limoncello, è stato assolto, invece, dell’accusa di tentato omicidio ai danni di alcuni parenti della vittima. Passa, così, anche la linea sostenuta in aula dall’avvocato Flavio Sinatra, rappresentante dei familiari dello stesso Martines, costituitisi parte civile.
Ai parenti è stato riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni oltre ad una provvisionale in denaro. Lo stesso Sinatra ha escluso che la vittima volesse farsi giustizia da solo ritenendo Meroni responsabile di un furto all’interno dei cantieri dell’azienda edile di famiglia. Il difensore Limoncello, invece, ha ribadito l’assenza di elementi certi per sostenere che la pistola che sparo’ venne effettivamente impugnata dall’imputato che ha potuto contare su uno sconto di pena previsto per il giudizio abbreviato.

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