Vertice Eni-sindacati, sì alle manutenzioni: ripartirà la linea 1? Ancora dubbi

 
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Gela. Ancora molta incertezza sui piani del gruppo Eni rispetto al futuro della raffineria di contrada Piana del Signore. Durante l’incontro svoltosi tra i manager locali della multinazionale e i segretari provinciali dei chimici di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, è arrivato il sì all’avvio delle attività di manutenzione che dovrebbero culminare con la ripartenza della linea 1.

Il condizionale, però, è d’obbligo. “Ci hanno assicurato – spiega Maurizio Castania della Uiltec – che le manutenzioni prenderanno il via. Ovviamente, dal nostro punto di vista, l’unico obiettivo da ottenere è la ripartenza della linea 1. Non vediamo altre soluzioni praticabili”. I vertici dell’azienda non hanno nascosto di puntare principalmente alla logistica con la nascita di un vasto deposito oltre alla centralità della produzione di biocarburanti. E la raffinazione? Il tentativo sembra quello di trovare una via di mezzo tra gli obiettivi strategici Eni e la necessità di non far morire la raffinazione nel sito locale. “Abbiamo definito un vero e proprio calendario d’incontri – dice il segretario della Filctem Cgil Gaetano Catania – una cosa è certa, non è stato presentato nessun piano. Il confronto andrà avanti almeno fino a metà settembre”. I sindacalisti, in ogni caso, cercheranno di verificare direttamente sul campo il rispetto degli impegni, almeno sul fronte delle manutenzioni. “Senza un piano preciso – aggiunge il segretario dell’Ugl chimici Andrea Alario – è difficile dare giudizi. Dovremo capire se l’azienda si concentrerà sul piano di bioraffinazione o ritornerà sui passi dell’accordo del luglio di un anno fa, come dichiarato in sede ministeriale”. Il riavvio della linea 1 e il rispetto dell’accordo del luglio di un anno fa sono condizioni imprescindibili anche per il segretario provinciale della Femca Cisl Francesco Emiliani. Si troverà una mediazione? Difficile dirlo, almeno per il momento. In attesa, inoltre, rimangono i circa mille lavoratori dell’indotto, in bilico nonostante la ripresa dell’attività in fabbrica che, allo stato attuale, ne coinvolge solo una parte. 

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