“Accuse Di Cristina ridicole”, assessori: “Passivo bilancio dovuto anche a Crocetta e Fasulo”

 
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Gela. Gli assessori, nonostante le tante valutazioni in atto sul prossimo futuro politico della giunta, si schierano con il sindaco Lucio Greco e respingono le critiche, pesanti, mosse dal segretario provinciale dem Peppe Di Cristina. Gli esponenti della giunta Terenziano Di Stefano, Romina Morselli, Ivan Liardi e Giuseppe Licata, parlano di una reazione del segretario, dovuta alla “bruciante sconfitta” delle regionali. Di Cristina ha invitato Greco a riflettere sulle dimissioni, spiegando che l’avvocato ha già tradito il suo elettorato. “Le dichiarazioni del segretario del Pd Di Cristina fanno riflettere. Ogni sconfitta, soprattutto se bruciante come quella da lui patita nelle ultime elezioni regionali, dovrebbe portare a riconsiderare il proprio ruolo. Di Cristina, invece, riconsidera quello altrui. Faccio autocritica, dice, ma le conseguenze non sono quelle che ci si aspetterebbero. Dichiara non solo di non volersi dimettere, ma sostiene che a lasciare il suo posto dovrebbe essere il sindaco Lucio Greco. Così, al grido di “ho sbagliato, dimettiti” – dicono gli assessori – Di Cristina ci presenta un mondo alla rovescia, confondendo, ad arte, alleanze e rapporti con le figure istituzionali, tra affermazioni gravissime e ridicole ad un tempo”. Sul bilancio, ora gravato da un pesante parere negativo dei revisori, il segretario del Pd ha lanciato riflessioni ulteriori. E’ convinto che quanto scritto dai revisori “apra una voragine etica”. Gli assessori, invece, ribaltano le responsabilità anche su un centrosinistra che in città ha governato con Crocetta e Fasulo. “Come si fa a parlare, a proposito di bilancio, di voragine etica, quando è dimostrato che l’enorme passivo è tutto dovuto alle precedenti amministrazioni, guidate da Crocetta, Fasulo e Messinese? Ma la giunta Greco – aggiungono – è già al lavoro per un’operazione verità che chiarirà, una volta per tutte, di chi sono le responsabilità. Nessun tradimento – aggiungono – se non quello della verità da parte di Di Cristina”. Inaspettatamente, quasi a voler sconfessare il muro contro muro del segretario provinciale, i quattro assessori tendono la mano ai dem locali.

“Comprendiamo che in un momento di difficoltà si cerchi di distogliere l’attenzione dalle proprie sconfitte – concludono – al segretario provinciale dem e soprattutto all’intero Pd vogliamo lanciare un messaggio di pace e di concretezza. Smettiamola di agitare inutili stendardi e lavoriamo per la città tutti insieme, coltivando quella diversità di idee che è ricchezza nell’esclusivo interesse dei cittadini”. Sicuramente, un epilogo poco atteso anche se è improbabile ipotizzare una collaborazione istituzionale tra ex alleati. A colpire, inoltre, è l’assenza dell’assessore forzista Nadia Gnoffo, che non compare tra gli esponenti di giunta che hanno condiviso l’intervento in difesa dell’avvocato Greco e dell’amministrazione comunale. Forza Italia si conferma ancora molto “fredda” nei rapporti con gli alleati e il caso del regolamento sul trasporto disabili ha sicuramente un peso non da poco.

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