Futuro Ato rifiuti, opposizione: “Tema in consiglio ma con la nuova amministrazione comunale”

 
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I sindaci di Niscemi, Delia, Sommatino, Riesi, Butera e Mazzarino che fanno parte dell'assemblea Ato

Mazzarino. Quella del futuro dell’Ato Cl2 in liquidazione è una questione che si trascina da tempo, con i sindaci dell’ambito (ad eccezione dell’avvocato Lucio Greco per Gela) che insistono sulla necessità di superare la fase commissariale e di procedere al passaggio alla Srr4. Un punto che ad oggi non ha condotto ad una soluzione univoca, con molteplici polemiche. Il consiglio comunale di Mazzarino è chiamato ad affrontare il tema. Secondo i consiglieri Santo Vicari e Livio D’Aleo, però, sarebbe opportuno che l’assise civica intervenga con l’avvento della nuova consiliatura e quindi dopo le amministrative di inizio giugno. “Nel complesso mondo delle decisioni politiche locali emergono questioni che vanno oltre la mera gestione amministrativa. La convocazione del consiglio comunale per discutere il superamento della gestione commissariale dell’Ato Cl2 in liquidazione e il possibile subentro della Srr4 solleva interrogativi che vanno al cuore della vita comunitaria. È un momento di riflessione sulle implicazioni morali delle scelte che influenzeranno la vita dei cittadini. La richiesta di coinvolgere il consiglio comunale – dicono – in questo cruciale dibattito riflette il desiderio di trasparenza e partecipazione democratica. Inoltre, l’appello a rinviare le decisioni al nuovo mandato amministrativo rispetta il principio di continuità e responsabilità verso la comunità”. L’attuale sindaco Vincenzo Marino è presidente della Srr4. Per i due consiglieri di opposizione sarebbe opportuno, prima di assumere decisioni sul tema, attendere l’insediamento della nuova amministrazione comunale.

“Non solo vogliamo invitare alla riflessione su questioni pratiche ma il tema solleva interrogativi più profondi sul significato e il valore della governance locale nella promozione del benessere comune. Considerando che siamo alla fine del mandato elettorale – concludono – sarebbe opportuno che il sindaco attuale lasci la gestione della questione al suo successore”.

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