Agorà politica, Alario “non so se il tentativo potrà riuscire”: “Come moderati andremo avanti”

 
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Giampaolo Alario

Gela. “Non so se questo tentativo di mettere insieme forze così diverse tra loro potrà avere successo. Sicuramente, il tavolo dei moderati prosegue e va avanti con la stessa spinta programmatica dell’inizio”. L’esponente di “Rinnova” Giampaolo Alario, richiamando l’agorà politica partita per mettere insieme progressisti, civici e moderati, pare piuttosto cauto. “L’incontro al quale come moderati abbiamo partecipato è stato veramente interlocutorio – sottolinea – abbiamo espresso la nostra idea di programma per la città. Ci sono entità politiche e gruppi civici molto diversi tra loro. Non so se sarà possibile arrivare ad un’intesa programmatica. Noi andiamo avanti e abbiamo una precisa idea di città”. Ad inizio settimana, l’ex parlamentare Ars Pino Federico ha posto le basi per un’apertura proprio all’area moderata, alla quale “Rinnova” ha aderito con convinzione. “Novità potrebbero essercene – precisa Alario – noi siamo un gruppo civico e abbiamo come unico riferimento la città. Stiamo lavorando per concretizzare la nostra visione programmatica. Chiaramente, spetta ai partiti fare politica. Ascoltiamo tutti, come è giusto che sia. Non abbiamo la palla di vetro per dire in anticipo come andrà a finire. Mi auguro si possa arrivare a delle conclusioni prima possibile”. Alario, inoltre, non è per nulla convinto dal pressing che si vorrebbe concentrare intorno proprio all’area moderata, per farla schierare. “Come gruppo civico – ribadisce – noi siamo portati a parlare con tutti. A noi, interessa la città. I moderati esistono non per fare scelte di parte ma per valutare le soluzioni migliori per il territorio”.

Sull’agorà politica, l’esponente di “Rinnova” torna sul concetto. “Ci sono troppe teste – dice inoltre – ci sarà poi da scegliere il candidato a sindaco e se non sbaglio c’è già qualcuno che legittimamente rivendica la candidatura. C’è gente che è già in campagna elettorale. Noi vorremmo partecipare alla scelta del sindaco, tutti insieme, senza preclusioni. La città ha bisogno di un cambiamento. Questo progetto eterogeneo può farlo? Ce lo chiediamo. Il percorso che è stato definito è quello giusto? Non lo so. Una spiegazione ad oggi non c’è. Faremo delle scelte. In giro, però, tutto questo cambiamento non lo sto vedendo”. “Rinnova” e i moderati rimangono assai guardinghi e non danno niente per scontato mentre sembra che tanti vogliano puntare ad un dialogo con la loro area, in un terzo polo che potrebbe anche riservare qualche sorpresa.

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