Più rifiuti a Timpazzo, tensione Srr e “Impianti”: “Rischio blocco, serve ampliamento”

 
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Balbo e Picone ricevono supporto da lavoratori e tecnici di Timpazzo

Gela. “Potevamo rischiare una denuncia in procura per disastro ambientale e in questi casi la Regione può anche disporre un commissariamento, requisendo la discarica. C’è un’ordinanza, che purtroppo va rispettata”. Ieri, si sono vissute ore di forte concitazione sull’asse Gela-Palermo, confermate dalle parole dell’amministratore della “Impianti Srr”, l’ingegnere Giovanna Picone. Sembrava infatti, almeno inizialmente, che l’aumento dei conferimenti che arrivano dal sito di “Sicula trasporti”, fino a 500 tonnellate al giorno, venisse stoppato dalla “Impianti Srr”, su indicazione della Srr4. “La Srr4 non ha mai disposto nessun blocco dei conferimenti – dice invece il presidente Filippo Balbo – abbiamo preso visione della nota di inizio settimana, con la quale la Regione prevede di destinare 3.400 tonnellate di rifiuti, a settimana, per Timpazzo. Come Srr non possiamo far altro che portare la questione in assemblea e lo faremo venerdì prossimo. Spero che si riesca ad uscire con un deliberato unitario. Francamente, sono molto preoccupato, perché con questi quantitativi ulteriori Timpazzo va verso il fermo, nell’arco di pochi mesi. Purtroppo, l’ordinanza è in vigore e non possiamo fare molto altro. Vedremo cosa accadrà alla scadenza, ma non penso che la situazione possa migliorare. E’ molto importante anche il consiglio comunale monotematico, previsto mercoledì prossimo a Gela, che tratterà il tema e noi saremo presenti per illustrare la situazione. L’ordinanza, comunque, è rivolta ai gestori e quindi spetta al gestore di Timpazzo poi valutare, nei rapporti contrattuali con Sicula trasporti”. Ieri, dopo diverse interlocuzioni e l’intervento anche del legale che segue la “Impianti Srr”, l’ingegnere Picone ha definito gli aspetti principali, disponendo tutto il necessario per trattare i maggiori quantitativi. “La situazione è veramente molto difficile e non potevo far altro che informare la Srr4 – spiega l’amministratore della società che gestisce la piattaforma di Timpazzo – il peso sta diventando sempre maggiore e se alla scadenza dei sessanta giorni previsti dalla Regione non ci saranno variazioni, sarò costretta a non accettare più conferimenti di Comuni che non fanno parte della Srr. Non possiamo saturare, mettendo in difficoltà i Comuni che hanno piena legittimità a conferire a Timpazzo. Non vogliamo rubare ai poveri per dare ai ricchi. Sarebbe assurdo”. Se le posizioni della Srr4 e del management della “Impianti Srr” (che a breve dovrà anche avviare il servizio di raccolta rifiuti nei Comuni del territorio) sono parse piuttosto distanti, almeno rispetto all’approccio da seguire su questo ulteriore aumento dei conferimenti, grandi divergenze non sembrano essercene sulla necessità che la Regione si esprima, prima possibile, su un ampliamento del sito di Timpazzo.

“Ad oggi – dice Balbo – non abbiamo indicazioni certe sulla disponibilità dei fondi e sulla copertura dei progetti, che per noi sono importanti. Non possiamo bloccare l’intero sistema. Devo dire che la Regione non ha saputo dimostrare capacità di programmazione”. L’amministratore Picone è ancora più esplicita. “Spero che durante il consiglio comunale monotematico – conclude – si faccia il punto anche sui progetti per le nuove vasche, che abbiamo quasi completato. Sono fondamentali per assicurare la continuità dell’intero sistema locale dei rifiuti, che certamente non può continuare a ricevere i conferimenti di buona parte della Sicilia”.

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