Matrimoni, divorzi e ritorni di fiamma: liste complete con qualche sorpresa. Incardona verso le dimissioni

 
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Gela. A poco più di un mese dal voto, liste in via di definizione in pressoché tutte le coalizioni. E di certo non manca qualche sorpresa tra matrimoni annunciati e separazioni improvvise. Dopo qualche tensione iniziale Rinnova e Noi Moderati confluiscono in un’unica lista che all’interno vedrà diversi big del voto, da Alessandra Ascia e Giuseppe Guastella fino al quasi ex assessore Salvatore Incardona.

Pare infatti che siano previste per il primo pomeriggio le dimissioni dalla Giunta per l’attuale assessore all’istruzione, uno degli ultimi irriducibili al fianco di Greco che adesso, individuato il campo d’azione, lascia sul traguardo ciò che resta del Governo Arcobaleno e si lancia nella nuova avventura in Alleanza Per Gela.

Chi invece è ancora saldo sulla poltrona è ancora l’Mpa di Raffaele Lombardo che però, nonostante ben due assessori ancora in carica, Ugo Costa e Ivan Liardi, ha già scelto di scommettere su Progetto Gela di Terenziano Di Stefano.

Gli autonomisti scendono in campo con un simbolo alternativo della galassia Mpa, ma i vertici regionali annunciano con decisione l’adesione del Movimento di Lombardo alla coalizione che vede dentro anche gli eterni rivali del M5S. coloro i quali secondo lo stesso Lombardo avevano “preso in ostaggio Di Stefano”.

L’uscita pubblica autonomista ha inevitabilmente creato non poco imbarazzo tra i grillini, alcuni di loro pare non abbiano gradito molto l’uscita del candidato a sindaco che avrebbe definito l’Mpa addirittura centrale nel progetto.

Una polemica che probabilmente si trascinerà dietro qualche strascico.

Nel frattempo la lista del M5S si arricchisce di un nuovo acquisto, dopo un lungo corteggiamento durato mesi infatti la consigliera indipendente Paola Giudice ha deciso di accettare la proposta del coordinatore regionale Nuccio Di Paola e scenderà in campo con i grillini.

La lista pentastellata dovrebbe essere ormai completa e, assicura la Farruggia, non punterà sui cosiddetti Big del voto, anche se la Giudice di fatto porta con sé un portfolio di preferenze che dovrebbe garantire ulteriore ossigeno ad una lista che ha anche tanti candidati alla prima esperienza.

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