Auto incendiata a Scavone, accuse ad un quindicenne: avrebbe “vendicato” un altro rogo

 
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Gela. Forse, una vendetta per dissidi di vicinato. Un’automobile venne data alle fiamme tra le palazzine popolari di Scavone. Per gli investigatori, l’incendio sarebbe stato appiccato da un quindicenne. Il giovane, secondo le accuse, avrebbe agito per vendicare il rogo della vettura del padre, data alle fiamme solo poco tempo prima. In questo modo, avrebbe dato la sua personale risposta ai vicini, che considerava responsabili della distruzione dell’auto del genitore. Dovrà risponderne in udienza preliminare, davanti al gup del tribunale dei minori di Caltanissetta. Difeso dall’avvocato Joseph Donegani, si presenterà in udienza il prossimo novembre. Secondo il legale, non ci sarebbero prove concrete di un suo coinvolgimento.

La sera del rogo non si trovava nella zona. In fase di indagine, la difesa ha anche spiegato che la famiglia aveva sempre scelto di segnalare alle forze dell’ordine ogni possibile diverbio causato dai frequenti dissidi con i vicini, senza mai ricorrere a soluzioni contrarie alla legge.

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