“Candidato centrodestra entro fine gennaio”, Pellegrino: “Città sta morendo, non prevalgano personalismi”

 
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Il consigliere comunale Gabriele Pellegrino

Gela. Le prime settimane del nuovo anno dovrebbero essere quelle di una maggiore consapevolezza tra le fila del centrodestra cittadino. Tanti aspettano che la coalizione prenda forma. I mesi trascorsi, nonostante un tavolo provinciale, non hanno dato indicazioni chiare. L’unico dato assodato sembra quello dell’alternativa all’attuale amministrazione comunale. “Entro fine gennaio deve essere individuato il candidato a sindaco – dice il consigliere Dc Gabriele Pellegrino – non ne faccio una questione di appartenenza. Non è scritto da nessuna parte che il candidato debba essere di Fratelli d’Italia, della Dc, della Lega o di Forza Italia. Deve invece prevalere il senso di responsabilità verso la città. Lo dico anzitutto a me stesso, la città sta morendo. Bisogna cambiare rotta e al più presto”. Pellegrino, alle amministrative di cinque anni fa il più suffragato in assoluto, sa bene che all’interno dei partiti, compresa la Dc, non mancano le valutazioni sui nomi. “E’ normale che sia così – sottolinea – però, non possono prevalere i personalismi. Diamo priorità ad una progettualità compiuta. Amministrare la città, con le condizioni attuali, non sarà per nulla semplice. Ritengo che un candidato condiviso si possa individuare e ognuno darà poi il proprio contributo nella struttura amministrativa. Se invece dovesse prevalere l’ansia di primeggiare, allora sarà difficile dare un profilo adeguato alla coalizione”. Pellegrino, da sempre molto vicino all’ex parlamentare Ars Pino Federico (a sua volta esponente del gruppo cuffariano), non accenna ad eventuali visioni discordanti tra le fila della Dc. Sembra che si voglia andare avanti senza creare ulteriori increspature politiche. Le sue valutazioni sono invece concentrate sulla coalizione che deve formarsi concretamente, a partire dal programma e dal candidato a sindaco.

“E’ arrivato il momento di mettersi tutti intorno ad un tavolo – ribadisce – e di avviare un ragionamento a trecentosessanta gradi”. Il consigliere, seppur non faccia richiami di questo tipo, pare inoltre piuttosto convinto che la lista in costruzione nel suo partito possa avere tutte le carte in regola per arrivare ad un risultato elettorale di spessore. In questa fase, però, l’invito è ad avviare una riflessione decisiva per dare la spinta all’alleanza di centrodestra, che altrimenti potrebbe diventare ben altro: generando una sorta di atomizzazione senza una guida unitaria.

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