“Ciliegino”, ancora dubbi: “Sindaco vuole spendere 3 milioni ma non risponde a Fortore”

 
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Le aree dell'ex progetto "Ciliegino"

Gela. La linea dell’amministrazione comunale sul futuro del polo “Ciliegino” l’ha illustrata il sindaco Lucio Grco. L’ente vuole acquistare i terreni espropriati in passato (con un “tesoretto” da tre milioni di euro), per poi metterli a bando, attraverso una procedura europea. I gruppi del settore che negli ultimi tempi hanno pubblicamente manifestato l’interesse a subentrare non mancano. Tra questi, c’è “Fortore energia spa”. La holding pugliese vorrebbe rilevare terreni e progetto, dando vita ad un nuovo polo. “Verrebbero assicurati almeno quattrocento posti di lavoro, più l’indotto – spiega Luigi Mistretta della “Electric energy group” che segue gli interessi di “Fortore” sul progetto “Ciliegino” – abbiamo inviato richieste ufficiali al sindaco Lucio Greco, che continua a non rispondere. Adesso, veniamo a sapere che si vogliono spendere tre milioni di euro dell’ente pubblico per acquistare i terreni e poi dare vita ad una procedura di gara europea. Sono passaggi che richiederanno anni. Perché invece Greco non risponde alle nostre richieste? Invieremo una nuova mail certificata. Vorremmo almeno un incontro. Non si possono impegnare soldi che probabilmente ancora neanche ci sono per l’acquisto dei terreni. Perché questa scelta? Nella successiva procedura si vuole favorire qualcuno? Si creeranno solo altri debiti, mentre non si dà seguito alla richiesta di incontro avanzata da un gruppo solido, pronto ad intervenire da subito”.

Il sindaco ha anche richiamato il giudizio arrivato dai tecnici della Regione, che appoggerebbero la soluzione di un intervento diretto del municipio nella procedura. Negli anni, sulle sorti del maxi progetto agrofotovoltaico, mai veramente partito, si sono addensate nubi di ogni tipo, mentre gli espropriati attendono ancora le indennità.

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